Il Mare nero
A seguito delle quattro istanze presentate da Global Petroleum Limited per la ricerca d’idrocarburi in mare, il nascente “Coordinamento No Triv Molfetta”, dopo l’assemblea pubblica tenutasi domenica 15 Giugno a Piazzetta delle Erbe, ribadisce la propria opposizione ad un ennesimo tentativo, da parte delle multinazionali del petrolio, con l’avvallo delle scelte politiche in campo energetico dei governi di ieri ed oggi, di operare nell’Adriatico alla ricerca di gas o petrolio.
Chiede all’Amministrazione locale di farsi portavoce verso gli enti sovraordinati, ovvero, Regione e Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo, della contrarietà dei territori costieri alle trivellazioni offshore, utilizzando tutte le leve politiche (a partire dall’inserimento nello Statuto Comunale della contrarietà all’estrazione di petrolio e gas naturale) e giuridiche (principio di precauzione) a disposizione ed attivandosi (con l’ausilio di singoli, associazioni e collettivi organizzati) per formulare entro il 4 Agosto 2014 le osservazioni alle istanze presentate dalla Global Petroleum Limited,
http://www.va.minambiente.it/Ricerca/SchedaProgetto.aspx?ID_Progetto=1415Da parte del Coordinamento, l’incontro di domenica è stato il primo confronto pubblico su questi temi a Molfetta, cui ne seguiranno altri in tutte le città interessate e non solo per sensibilizzare la popolazione sui rischi ambientali ed economici derivanti dalle trivellazioni, invitando le stesse ad una mobilitazione permanente che vada oltre la possibile manifestazione del 25 Ottobre. L’idea di sviluppo insito in questi processi ha già manifestato il proprio volto oscuro in Emilia Romagna ed in Basilicata dove l’inquinamento del Pertusillo mette a serio rischio la potabilità delle acque non solo per la popolazione lucana, ma anche pugliese. L’illusione che le estrazioni di petrolio e gas incidano sui costi delle bollette energetiche, portando profitto a comuni e regioni interessate, è stato smentito dal conseguente peggioramento di tutte le altre attività produttive (agricoltura, pesca, turismo) che hanno svuotato la ricchezza naturale dei territori ed intensificato l’emigrazione, quando al contrario le attività di estrazione del gas e del petrolio avrebbero dovuto accrescerne il valore.La partita che si gioca sui territori avrà aspetti fondamentali per il futuro delle comunità perché riguarda la tutela della salute, lo sviluppo sano dell’economia ripartendo dalle eccellenze delle nostre zone, il rispetto della Costituzione con il tentativo evidente di mettere in discussione il Titolo V che garantisce alle regioni l’autonomia nelle scelte in campo energetico.
Coordinamento No – Triv Molfetta