Mario Guariglia incontra il presidente del Parco Appennino Lucano Totaro
Nei giorni scorsi ha fatto visita presso la sede di Marsico Nuovo, il Coordinatore territoriale del Corpo Forestale dello Stato per l’Ambiente per l’esercizio della sorveglianza sul territorio del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, dott. Mario Guariglia, ricevuto dal Commissario Straordinario dell’Ente Parco ing. Domenico Totaro. Il dott. Guariglia, quale Vicequestore aggiunto nominato con apposito decreto dal primo settembre scorso, è a capo del CTA del Parco che ha sede a Moliterno e si articola sul territorio dell’area protetta con ben otto comandi stazioni del CFS. Il dott. Guariglia vanta nel campo della sorveglianza sulle aree protette una consistente esperienza. Prima di ricoprire questo incarico, infatti, ha prestato servizio presso l’analogo ufficio del Parco Nazionale del Cilento, dove è rimasto per 13 anni. Campano di Agropoli, il nuovo Coordinatore del CTA ha iniziato la sua attività nel CFS come funzionario dell’ex Ufficio di Amministrazione dell’Azienda di Stato per le Foreste e il Demanio, ora Ufficio per la Biodiversità, di Follonica, con due anni presso il comando del CFS di Salerno. Laureto in Ingegneria Meccanica all’Università di Cagliari, ha prestato servizio nel capoluogo sardo presso il Comando Stazione Navale della Guardia di Finanza dall’85 fino al ’92. “Sono entusiasta dell’incarico che mi è stato affidato in terra di Lucania che considero un territorio gemello del Cilento, da cui provengo –ha dichiarato Guariglia- e con la stesso spirito mi accingo a servire questo territorio con l’obiettivo di conservarne le peculiarità e le bellezze naturali, per il bene della collettività e delle altre specie del creato che condividono la nostra casa comune”. Il commissario Totaro ha espresso soddisfazione per la nomina del nuovo coordinatore del CTA manifestando “la speranza che per questa importante componente del Parco ci sia una fase di assestamento”. Questo, ha aggiunto il commissario “considerando la grande importanza che riveste il CTA sia per la funzione di prevenzione nella salvaguardia dell’ambiente, sia per garantire l’applicazione dei regolamenti già in atto, tanto più importanti in un’area protetta come la nostra che è ad elevato impatto antropico”.