Martorano al convegno Iss: programmazione strategica per la sanità
“La programmazione ha un ruolo strategico per il funzionamento del sistema sanitario e non va intesa prioritariamente nel senso dei tagli. Bisogna concepire la programmazione in modo innovativo, come strumento per migliorare la qualità dei servizi erogati. La sfida per una sanità moderna è quella di coniugare il rispetto dei diritti all’assistenza sanitaria dei cittadini con il corretto utilizzo delle risorse. L’obiettivo prioritario per un’efficace programmazione, deve essere appunto quello di conciliare i diritti con le risorse”. Lo ha affermato l’assessore alla Salute della Regione Basilicata, Attilio Martorano, intervenendo questa mattina a Roma al convegno ‘Programmazione sanitaria e innovazione. Un concorso di idee’ organizzato dall’Istituto superiore di sanità. Spunto per la discussione la tesi sostenuta nel nuovo libro di Ivan Cavicchi ‘I mondi possibili della programmazione sanitaria. Le logiche del cambiamento’, dedicato interamente alla programmazione sanitaria.
“Abbiamo messo in campo in questi anni – ha spiegato Martorano parlando della Basilicata – un profondo processo di riforma del sistema con il preciso intento di migliorare la qualità dell’assistenza e utilizzare in modo più corretto le risorse pubbliche. Chi ha la responsabilità di programmare e, quindi la Regione, non può sentirsi appagata semplicemente per aver programmato. La vera programmazione è costituita da un buon livello di controllo su tutte le azioni successive che si rendono necessarie per verificare l’efficacia della stessa azione programmatoria e là dove è necessario, intervenire con misure correttive. In questa logica, si inseriscono le azioni che il sistema sanitario ha avviato da tempo con il piano nazionale degli esiti che ci consente di verificare in termini assolutamente oggettivi il livello qualitativo delle prestazioni erogate. Il piano sanitario degli esiti, sarà il prossimo appuntamento che ci vedrà impegnati l’11 di maggio e che rappresenta un momento di confronto con medici e operatori del mondo ospedaliero per rendere più efficace ed efficiente il sistema”.