Massafra, nuovo libro della prof.ssa Antonietta Benagiano
“Vanitas”. E’ questo il titolo della prima della 45 poesie inserite nel diciottesimo volume di Antonietta Benagiano, già ordinaria nei Licei, nota scrittrice ad ampio spettro che ha pubblicato sillogi di poesie e racconti, romanzi, opere teatrali, saggi e svolto un’intensa attività di critico e pubblicista all’interno di giornali e riviste, partecipando anche alle attività dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli. E proprio le Edizioni dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli hanno edito la sua settima silloge poetica dal titolo “Multa Paucis” (frase proverbiale latina con la quale si loda la concisione di uno scritto), che all’inizio riporta la frase di Pierre Reverdy, En vrac “Le poesie sono cristalli che sedimentano dopo l’effervescente contatto dello spirito con la realtà”.
Ritenuta da critici insigni al di là di ogni scuola e avanguardia, la Benagiano può vantare, tra l’altro, la rilevante considerazione dell’illustre poeta e critico letterario prof. Giorgio Barberi Squarotti che il 25 aprile 2013 le ha scritto una lettera in cui dice di ammirare molto le sue poesie, così varie quanto ad argomenti e a intenti, ma tanto coerenti quanto a scrittura e impegno e tanto esemplari ed efficaci per quel che riguarda le idee, le sentenze, i concetti, le narrazioni, le esperienze di vita. Poesie che definisce morali e visionarie, riflessive e dolorose. E conclude la sua lettera dicendo che il discorso è sempre appassionato fino alla luce piena della rivelazione del vero.
Nella premessa al suo volume, la stessa poetessa dice che chi cerca voli di gabbiani, parole aulenti di erotici fremiti o qualsivoglia sentimentalismo, oppure delle abbandonate derive simboliste “metta pure da parte codesto libro capitatogli forse per caso tra le mani”.
Da parte sua il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli prof. Roberto Pasanisi, scrittore, critico, editore e psicoterapeuta, nella prefazione scrive, fra l’altro, che quella della poetessa è un rimare guittoniamo, dal sentire morale risentito, dalla “rime aspre e chiocce”,… per spiegare aristocraticamente multa paucis senza però togliere la sostanza più profonda di questa poesia, con la quale ci propone l’altro versante dell’analisti del mondo, quello delle emozioni turbate e della bellezza ferita, mirando ad una conoscenza e a una denuncia della realtà mediante lo strumento, appunto, della poesia.
“La deriva del mondo, un universo di poesia”, dice il critico, che nella sua prefazione ricorda anche che “Non esiste una satira più tremenda della libertà di pensiero”, come scriveva Oswald Splengler.
Ci auguriamo che questo nuovo libro della Benagiano possa essere presentato, come merita, al Palazzo della Cultura, dopo qualche anno, con ottimo relatore il dirigente scolastico prof. dott. Stefano Milda, venne presentato il suo volume “Quale Patria” con il coordinamento dell’infaticabile e precisa prof.ssa Maria Carmela Pagliari, in primo piano anche come relatrice in diversi appuntamenti culturali.
Per la sua invidiabile attività di poetessa, scrittrice e saggista, la Benagiano è stata insignita di molti titoli. I nostri complimenti alla nota scrittrice, poetessa e saggista che di recente abbiamo incontrato in una manifestazione culturale-filatelica organizzata dal locale Circolo filatelico. Per eventuali contatti, e-mail: benagiano.soter@alice.it
Nino Bellinvia