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Matera, consiglio comunale fissato per domani pomeriggio

Il Comune di Matera informa che “essendo venuto meno il numero legale nella prima convocazione del consiglio comunale, l’assemblea è convocata in seconda convocazione alle 16 del 30 novembre, per trattare i seguenti punti all’ordine del giorno: Revoca della delibera di consiglio comunale n.50 del 2 agosto 2016 (rideterminazione piano economico finanziario e relative tariffe Tari in riduzione per l’anno 2016); variazione al bilancio pluriennale 2016-2018”.
Nel frattempo Salvatore Adduce, capogruppo Pd in consiglio regionale, ha attaccato la maggioranza comunale. Questa la nota ufficiale. “La crisi politica dell’amministrazione De Ruggieri a Matera si sta manifestando in tutta la sua virulenza e attraverso le modalità proprie della peggiore politica. Il consiglio comunale convocato per oggi per discutere l’ennesimo disastro finanziario, ha registrato l’assenza di quasi tutti i consiglieri della maggioranza. Il segnale è chiaro: l’armata Brancaleone non ha trovato la quadra e non vuole esporsi ai prevedibili attacchi dell’opposizione di centrosinistra. Così, di fronte all’assenza di ben 6 consiglieri dissidenti, il resto della maggioranza non ha avuto il coraggio di avviare la seduta e di confrontarsi con la minoranza. Il disastro annunciato si è materializzato oggi in tutta la sua drammaticità: il sindaco e qualche consigliere comunale hanno risposto in un’aula che si svuotava mentre si teneva l’appello. Matera e la Basilicata hanno perduto un anno e mezzo dietro l’illusione che una coalizione rabberciata e raccogliticcia, senza programma e senza politica potesse continuare il cammino che ha portato Matera sulla vetta europea. Una coalizione senza un numero civico, in balia di personaggi ambigui, senza scrupoli, con chiari sintomi di euforia e depressione che, a causa della interdizione dai pubblici e privati uffici pretendono di guidare la città dai sottoscala o dai tavolini dei bar di periferia. Personaggi che hanno prosperato solo grazie all’uso disinvolto di proprietà televisive che hanno prodotto un inquinamento dell’ambiente politico con la produzione di un civismo senz’anima portando la città in un vicolo cieco, senza uscita per il solo gusto di fare “ammuina”. Era già successo tra il 2007 e il 2009, e come se non fosse bastato, il copione si è puntualmente ripetuto. Il danno che è stato inflitto alla città e ai cittadini è incalcolabile. Questa situazione non è sopportabile neppure per un altro giorno. Oggi a De Ruggieri non resta che un’unica dignitosa soluzione: le dimissioni senza aspettare oltre”.

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