Matera, da zona franca urbana e zona a burocrazia zero
Il Governo Prodi, con la Legge Finanziaria 2007, istituì le Zone Franche Urbane (Zfu), successivamente confermate dal Governo Berlusconi. Con i tagli di Tremonti il Cipe annullò i finanziamenti previsti. Poi, il Governo Monti con la normativa sulle Zone a burocrazia zero ha recuperato la possibilità per i comuni individuati come Zfu di utilizzare i finanziamenti a suo tempo decisi. Matera, insieme ad altre 21 città italiane (tutte del Centro Sud, solo due del Nord), può oggi recuperare quelle risorse per le imprese. Infatti, l’art. 14 della legge 183 del 2011 prevede, in via sperimentale, fino al 31 dicembre 2013, l’applicazione della disciplina delle zone a burocrazia zero individuate dall’art.43 della legge 122 del 2010. La norma prevede che siano le Regioni a richiedere, d’intesa con gli enti interessati, l’istituzione di un ufficio locale del Governo presso le Prefetture allo scopo di ridurre gli oneri amministrativi a carico delle imprese e dei cittadini.
E così il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, ha scritto al presidente della Regione, Vito De Filippo, chiedendogli l’avvio dell’iter che consentirà di recuperare le risorse economiche a suo tempo individuate per le Zone franche urbane a favore delle imprese.
“Si tratta di un provvedimento importante – afferma il sindaco Adduce – perché ci consente di recuperare 3 milioni e 600 mila euro a favore delle nuove imprese che si insedieranno nella zona industriale di La Martella, nelle due zone Paip e nell’area prospiciente il rione San Giacomo. Un’importante boccata d’ossigeno per il tessuto economico locale in un tempo difficile come quello che stiamo vivendo”.
Infatti, il comma b) dell’art. 43 della legge 122 del 2010 prevede: “ove la zona a burocrazia zero coincida, nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia con una delle zone franche urbane individuate dalla delibera Cipe dell’8 maggio 2009, n.14, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana n.159 dell’11 luglio 2009, la risorse previste dalla legge n.296 del 27 dicembre 2006 sono utilizzate dal sindaco territorialmente competente per la concessione di contributi diretti alle nuove iniziative produttive avviate nelle zone a burocrazia zero”. L’Ufficio locale del governo sarà presieduto dal Prefetto e composto da un rappresentante della Regione, da uno della Provincia, da un rappresentante del Comune interessato.
“Seguiremo molto da vicino tutto l’iter procedurale. Abbiamo già raccolto – conclude Adduce – la pronta disponibilità del presidente De Filippo ad attivarsi, e in queste ore sensibilizzeremo tutti i parlamentari lucani affinchè questa importante opportunità possa essere subito colta nell’interesse generale della comunità materana”.
“Le nuove procedure relative alla Zone a burocrazia zero possono effettivamente restituire alla città di Matera i fondi a suo tempo attivati per le zone franche urbane, successivamente cancellati e poi ripescati dal Governo Monti. Bene ha fatto, quindi, il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, ad attivarsi accogliendo le nostre sollecitazioni”. Lo affermano, in un comunicato stampa, il consigliere comunale, Angelo Montemurro, Enrico La Rocca, Giovanni Colucci, Pino Ambrosecchia, fra gli animatori delle zone franche urbane, che alcune settimane fa hanno incontrato il sindaco Adduce per sollecitarlo ad effettuare verifiche sulla destinazione di quelle risorse economiche.
“Ora – afferma Montemurro – auspichiamo che la Regione Basilicata attivi rapidamente l’iter procedurale e che il Governo faccia fino in fondo la sua parte per recuperare questa importante occasione di sostegno alle imprese materane”.