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Matera, insediato in Comune il tavolo dell’economia e del lavoro

Individuare nuovi strumenti per l’affidamento di servizi e/o opere per modernizzare gli attuali modelli attraverso una nuova relazione fra ente locale, associazioni datoriali, sindacati e associazioni dei consumatori. E’ questo il principale obiettivo del tavolo comunale dell’economia e del lavoro che si è insediato oggi, in municipio, su iniziativa del sindaco di Matera, Salvatore Adduce. All’incontro hanno partecipato, oltre al sindaco, gli assessori comunali Silvia Vignola, Rocco Rivelli, Antonio Giordano, Elio Bergantino, Piero Mazzei, rappresentanti del mondo sindacale e di quello datoriale.

“La crisi economica – ha detto Adduce – è sotto gli occhi di tutti. E, ciononostante, abbiamo l’obbligo di non ridurre i servizi al cittadino, ma al contrario di qualificarli ulteriormente per portare gli standard qualitativi della vita in città a livelli europei. Matera risente della crisi che ha investito, in particolare, il settore del mobile imbottito, la Valbasento, il comparto agricolo e quello dell’edilizia. Il Comune, dall’altro canto, da almeno 30 anni è rimasto ancorato a modelli che oggi non riescono più a dare risposte ai cittadini in termini di efficienza e di efficacia. La quasi totalità dei servizi, infatti, viene attualmente effettuata in forma diretta dal Comune, ovvero in appalto ma con caratteristiche quasi sempre di estrema rigidità dei capitolati di gara e di gestione”.

Il sindaco Adduce, a tal proposito, ha fatto alcuni esempi che saranno oggetto di approfondimento nei prossimi incontri del tavolo. Un caso abbastanza emblematico è quello dell’illuminazione pubblica. “II Comune spende circa 300.000 € per la manutenzione in appalto oltre a € 1.200.000 per le bollette. Annualmente viene effettuata la gara per individuare il manutentore; il costo energetico potrebbe essere razionalizzato attraverso nuovi contratti ed attraverso interventi per il risparmio energetico”. Un altro esempio riportato da Adduce riguarda la gestione dei parchi urbani: “Sono gestiti dal comune direttamente o con l’ausilio di cooperative sociali. Non vi è alcuna gestione economica e pertanto l’intero costo è a carico del bilancio comunale”.

Stesso discorso vale per l’unica area camper comunale (Serra Rifusa) dove non è ancora avviata la gestione e per i contenitori culturali comunali come l’auditorium, Lanfranchi, gli ipogei di piazza S. Francesco, S. Lucia, S. Maria de Armenis che attualmente sono gestiti in modo non economico e per i quali il comune sostiene tutte le spese di gestione. Altrettanto importante è il tema dei parcheggi. “Fin dagli anni ’80 vengono affidati a soggetti privati tramite gara. Il modello è quello classico: il comune individua le aree o costruisce la struttura coperta, stabilisce le tariffe; il privato effettua il servizio pagando un canone corrispettivo. Anche in questo caso la durata degli affidamenti e la loro successiva precarietà impedisce al gestore di fare interventi manutentivi di un certo peso”. E allora, come modernizzare questi modelli per renderli più efficaci?

“Con questo tavolo – ha detto il sindaco – vogliamo costruire una nuova relazione con le associazioni datoriali, dai sindacati, dalle associazioni dei consumatori. Vogliamo che arrivino proposte concrete su ipotesi di lavoro. Vorremmo stimoli su ipotesi di project financing o di concessione di servizi. Siamo infatti consapevoli che la candidatura di Matera a capitale europea della cultura 2019 passa attraverso la qualità generale della città e la offerta di servizi urbani su standard europei. Si tratta di una sfida che ci aiuta e in cui si inserisce il programma integrato di sviluppo urbano sostenibile. Le risorse economiche sono sempre di meno, ma quel poco che abbiamo vogliamo spenderlo bene per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Ecco perché – ha concluso il sindaco – è importante questa nuova relazione”. Dopo l’incontro odierno il tavolo tornerà a riunirsi, fra circa un mese, in un incontro pubblico che partendo dai dati di analisi delinei le prime idee. Infine, è in programma una terza fase operativa e di messa in atto delle misure stabilite.

 

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