Matera, la tangenziale non rientra nei Pisus
“Realizzeremo il secondo lotto della tangenziale e approfondiremo i temi della convenzione del Comune di Matera con le Fal in relazione ai costi di gestione e all’individuazione di altre risorse per il prolungamento della linea ferroviaria fino a Agna Le Piane”. Lo ha detto il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, intervenendo oggi in Consiglio comunale per illustrare le decisioni che saranno assunte anche a seguito del dibattito che si è sviluppato all’interno del Consiglio comunale.
“Un primo tema – ha detto Adduce – riguarda la verifica della convenzione con le Fal in relazione, in particolare, ai costi di gestione, ai tempi di realizzazione e alla necessità che le Fal e il Comune individuino nuovi finanziamenti per il prolungamento dall’Ospedale di Matera alla contrada San Francesco. Sono tutte questioni che mi vedono fortemente impegnato raccogliendo suggerimenti utili a raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati. Così come siamo pronti a valutare altri elementi all’interno del Pisus al fine di modificare piccoli interventi senza, però, pregiudicare gli investimenti. Per quel che mi riguarda mi sono attenuto scrupolosamente al deliberato del 19 dicembre scorso tanto che ho revocato la delibera con la quale si approvava la convenzione con le Fal e si autorizzava il sindaco a firmarla. Faremo pertanto le opportune verifiche al fine di tornare in Consiglio comunale con una nuova proposta. Restiamo convinti che l’opera ferroviaria prevista sia strategica per la città e risposte a una precisa esigenza della città ed è coerente con gli indirizzi previsti dal Pisus che guarda a Matera come a un attrattore turistico. Con il prolungamento delle Fal fino all’ospedale e poi fino alla contrada San Francesco realizzeremo un’infrastruttura importante per la città snellendo il traffico, soprattutto pesante e dei Pullman nel centro cittadino, alleggerendo la mobilità su gomma nel centro cittadino attraverso la dotazione di parcheggi sia a nord che a sud di Matera”.
Il sindaco Adduce ha quindi ribadito che la realizzazione del secondo lotto della tangenziale non è alternativa al progetto della metropolitana leggera. A livello di importanza strategica la tangenziale non è secondaria rispetto all’investimento sulle Fal. Ma il progetto non risultava eleggibile all’interno dei Pisus, come indicato nel protocollo d’intesa sottoscritto tra Comune e Regione nel mese di dicembre del 2009. Noi abbiamo confermato quella traiettoria raccogliendo l’impegno del presidente della Regione, Vito De Filippo, a individuare altre risorse regionali per la realizzazione del secondo lotto della tangenziale. Progetto che richiede un investimento di circa 13 milioni di euro, quindi di molto maggiore rispetto a quello previsto per la metropolitana leggera. Quindi, la mozione presentata oggi, non risolve il problema delle risorse. Così come lo spostamento di due milioni e 800 mila euro sul museo demoantropologico non risolve il problema di questo importante presidio culturale se consideriamo che il piano di fattibilità redatto dal prof. Leon prevede un investimento di decine di milioni di euro. Con il Pisus, quindi, abbiamo voluto avviare il lavoro al fine di trovare successivamente ulteriori finanziamenti.
La terza e ultima questione su cui si è soffermato il sindaco riguarda i fondi europei. “Come ha ribadito il presidente della Regione, Vito de Filippo, dobbiamo evitare di modificare il programma per evitare di essere costretti a restituire queste risorse all’Unione europea. Dobbiamo sapere che questo rischio è realistico perché modificare la scheda così come indicato nella mozione significa modificare il programma operativo Fesr, significa costringere a nuove decisioni l’Unione europea e il Consiglio regionale. Significa perdere moltro altro tempo senza la certezza che il progetto possa essere incluso. Sarebbe una iattura per la nostra città, per la nostra regione e questo lo devono sapere tutti i consiglieri comunali. Qualche piccola modifica possiamo farla, ma solo dopo aver fatto decollare il programma integrato di sviluppo urbano sostenibile. Quando questa amministrazione comunale si è insediata abbiamo trovato tre anni di ritardo sui Pisus. Noi abbiamo bruciato tutte le tappe e non dobbiamo perdere altro tempo spendendo bene questa importante opportunità”.