Matera, l’ATC è commissariata
La provincia di Matera con delibera di giunta, della scorsa settimana, commissaria l’ATC, (ambito territoriale caccia), l’associazione che si adopera per il rispetto della legge venatoria, dell’osservazione e controllo delle realtà ambientali, nella tutela della fauna selvatica. Una associazione fatta di volontari che vive di un progetto interamente finanziato dagli utili dell’associazione, senza alcun intervento di denaro pubblico. Effetto di questo commissariamento, che a quanto pare non rispecchia piena legittimità, è l’immediata perdita di reddito per 14 dipendenti impiegati nella salvaguardia dell’ambito territoriale, lavoratori, sino ad oggi, puntualmente pagati e sui quali, all’improvviso, senza alcun avvertimento, si abbatte la mannaia della disoccupazione, della perdita di un lavoro. Su questi temi stamane presso gli Uffici della Regione Basilicata si è svolto un incontro tra i lavoratori, il consigliere regionale Romeo Sarra ed il consigliere comunale Adriano Pedicini. La questione sembra possa essere condensata in un semplice concetto: la provincia reputa la gestione dell’associazione poco corretta, poco trasparente e sulla base di questo sospetto nomina un commissario. Inutile dire che ogni accusa viene fortemente respinta e che, come osservano dipendenti e comitato direttivo, ci si è sempre confrontati sotto un aspetto di correttezza e legalità. Invero, quello che si è sempre lamentato è l’assenza dell’organo di controllo, composto da 2 funzionari dell’amministrazione, mai nominato dall’ente provincia, nonostante previsto dalle norme che regolano l’ambito,. Questi, non si sa se esistono, non hanno mai partecipato ad alcuna azione associativa, non hanno mai operato alcun controllo. Quindi di cosa si parla, si faccia chiarezza sulle questioni, si dimostrino le disonestà lì dove ci sono e, se ci sono; si dia piena contezza dei reali motivi per i quali si vuole commissariare una associazione. Chi doveva controllare non lo ha fatto per anni, ed oggi con improvviso accanimento, in un particolare momento di crisi, si colpiscono famiglie il cui unico reddito proviene da progetti sviluppati ed avviati nell’ambito dell’associazione, una associazione che funziona che da lavoro, che contribuisce allo sviluppo di un indotto turistico venatorio in forte incremento. Si centra e si azzera il lavoro di tanti, di quei pochi che ancora rimasti nella salvaguardia ambientale, di chi pretende il rispetto alla nostra terra, dei boschi, delle acque, per difendere gli angoli sperduti del nostro desolato territorio, per impedire che sia luogo dove tutti possano depredare. Quello che appare evidente e che aleggia nei dialoghi con i lavoratori, è la cultura del sospetto che gli si vuole appiccicare indosso, celata dietro i soliti discorsi che, di contro, riversa sfiducia e si convince che la politica è clientelare, che tutto si incentra in una verosimile manovra di chi pensa che, messa da parte l’ATC potrebbe trovare vantaggi economici e politici. Sulla questione si pongono pesanti riserve e grande attenzione da parte dei gruppi consiliari regionali e provinciali del PDL, soprattutto per il destino dei lavoratori. Si proporranno adeguate misure a risolvere l’attuale crisi chiedendo il ritiro della delibera che dispone il commissariamento.
Adriano Pedicini Segreteria PDL Matera