Matera, l’ex sindaco De Ruggieri interviene sulla delicata vicenda del Quartiere degli Artieri
Da sempre esiste un noviziato monacale e un noviziato istituzionale. Oggi presso il governo municipale alberga una disinvolta novizia che pretende di recitare il ‘De Profundis’ non avendo ancora imparato l’Ave Maria. Non ostile al latino, per inerzia ma con supponenza, ripete l’inno mortifero del ‘Dies irae, dies illa’ per seppellire la disastrosa giunta De Ruggieri”. Lo ha detto l’ex sindaco della Città dei Sassi, Raffaello de Ruggieri, in merito alla vicenda del Quartiere degli Artieri.
“Con convinzione l’Assessore ai Sassi Tiziana D’Oppido, scagliando frecce avvelenate contro il precedente governo, difende la revoca della assegnazione di immobili nei Sassi all’Associazione CNA perché ormai modificati nella loro integrità abitativa da vandalismi e da occupazioni abusive. Ma nella sua rincorsa accusatoria, la D’Oppido ignora tre fatti concludenti: l’inizio della sua responsabilità amministrativa al 22 ottobre 2020, l’aggiudicazione della gara al CNA il 29 dicembre 2020 e la relazione del dirigente, dott. Salvatore Pietrantuono De Marco, redatta a conforto della determina di revoca ed emessa con coerenza il giorno dei morti (2 novembre 2021). – ha continuato De Ruggieri – Da questo quadro temporale sorge immediata una domanda: per quale ragione la D’Oppido ha permesso l’assegnazione dei locali al CNA il 29 dicembre 2020 in presenza di una registrata impraticabilità funzionale?
La verità è nelle parole del dott. De Marco che ha motivato la determina di revoca perché: “sussistono sopravvenute circostanze, dovute alla vandalizzazione dei locali e alla loro occupazione abusiva, che mutano le condizioni originarie come indicate nel bando e che di fatto impediscono la concretizzazione degli obiettivi nello stesso prefissi”. Il De Marco, in definitiva, chiarisce che sono “sopravvenute” circostanze negative che hanno mutato le condizioni originarie presenti nel bando. Il che, in italiano, significa che all’epoca del bando le condizioni qualitative degli immobili sussistevano e che le distruzioni e le occupazioni sono avvenute dopo! Il “Quartiere degli Artieri” deve diventare l’alternativa alla chincaglieria consumistica e l’epicentro culturale delle autentiche produzioni artigianali.
Su questo obiettivo doveva e dovrà muoversi l’Assessore D’Oppido, ricordando due condizioni che potevano garantire comunque la conclusione del bando: la presenza di un unico concorrente e la intelligente soluzione finanziaria definita dall’avv. Luigi Silvano, un tempo esperto legale dell’Ufficio Sassi, per cui sono stati ceduti ai richiedenti gli immobili diruti dei Sassi senza impegnare risorse pubbliche in quanto l’investimento privato è stato contabilizzato e capitalizzato a scomputo dei canoni dovuti”.