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Matera, martedì 26 maggio: celebrazione Santa Messa Crismale

Con la riapertura delle attività della fase 2 si è reso possibile anche programmare per il 26 maggio alle ore 11 in cattedrale a Matera la celebrazione della Messa crismale della quale vi invio lettera di mons. Antonio Giuseppe Caiazzo. Nella lettera è evidenziato che per le note ragioni di sicurezza e di distanziamento sociale, ritenendo opportuno che siano presenti tutte le comunità parrocchiali, è desiderio del vescovo che possa partecipare un fedele laico, una consacrata e una religiosa per ogni parrocchia:
 
“Carissimi,

durante la solenne liturgia della “Messa Crismale”, il vescovo, rivolgendosi all’assemblea dei fedeli, dice: “E ora, figli carissimi, pregate per i vostri sacerdoti: che il Signore effonda su di loro l’abbondanza dei suoi doni, perché siano fedeli ministri di Cristo, sommo sacerdote, e vi conducano a lui, unica fonte di salvezza….E pregate anche per me, perché sia fedele al servizio apostolico, affidato alla mia umile persona, e tra voi diventi ogni giorno di più immagine viva e autentica del Cristo sacerdote, buon pastore, maestro e servo di tutti… Il Signore ci custodisca nel suo amore e conduca tutti noi, pastori e gregge, alla vita eterna”. Quest’anno, a causa della Pandemia, non è stato possibile vivere un momento così solenne nel giorno che ci introduceva al Triduo Pasquale. Come ben sapete è il momento in cui si celebra e si ringrazia il Signore per l’unità della Chiesa attorno al vescovo, con i presbiteri che rinnovano le promesse del giorno della loro ordinazione, e gli Olii Sacri (Crisma, olio dei Catecumeni, Olio degli Infermi) che il vescovo consacra.

Ora vi annuncio, con grande gioia, che, osservando il vigente protocollo di sicurezza in vigore da oggi, lunedì 18 maggio, che permette la graduale apertura ai riti con  la presenza dei fedeli, d’accordo con tutti i confratelli vescovi della Basilicata, celebreremo questa solenne liturgia Martedì 26 maggio alle ore 11.00 nella Basilica Cattedrale di Matera.

Considerando i posti che si possono occupare in Cattedrale e desiderando avere la presenza di tutte le comunità parrocchiali, ho pensato che sarebbe bello che ogni parrocchia, indipendentemente dal numero degli abitanti, fosse rappresentata da un/a fedele laico/a, da una religiosa e consacrata per ogni comunità presente nell’Arcidiocesi. Contemporaneamente, i fedeli che possono e lo desiderano sono invitati a recarsi nella propria chiesa parrocchiale per unirsi, alla stessa ora, in preghiera.

Ringraziamo il Signore che, come Sole che sorge, continua ad illuminarci. La nostra speranza è questa: con la fase 2 e la corresponsabilità di tutti, riprendiamo il cammino della nostra vita, alimentandolo con la vita spirituale, con più impegno e determinazione, pur conoscendo le difficoltà e le tante sofferenze.

Il nostro pensiero va a coloro che nell’ultimo anno sono nati alla vita eterna: Don Nicola Colagrande, Don Mimi Morelli, Don Leonardo Selvaggi, Don Nicola Tommasini, Mons. Antonio Tortorelli.

Affidiamo questa nuova fase alla Madonna della Bruna. Ci aiuti lei, con la sua ispirazione materna, a ritrovarci insieme come Chiesa. In questa settimana avrò degli incontri con S. E. il Prefetto, il Sig. Questore, il Delegato arcivescovile, Don Vincenzo di Lecce, il Presidente dell’Associazione Maria SS. Della Bruna, Dott. Bruno Caiella, il parroco della Cattedrale, Don Angelo Gallitelli, per presentare e discutere alcune idee che ho maturato, per la festa della Bruna. Vi sarà comunicata ogni cosa.

Invochiamo anche l’intercessione dei nostri santi protettori S. Eufemia e S. Giovanni da Matera (vi ricordo che da quest’anno il 20 giugno è memoria obbligatoria in tutta la Diocesi).

Vi abbraccio e benedico”.

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