BasilicataTurismo

Matera, presentata la nuova versione del piano regolatore

“Il 2017 sarà un anno di lavoro positivo, non di bagarre istituzionale. Io non ho ambizioni di ruoli istituzionali ma quella di utiliuzzare questo ruolo per dare alla città valori urbani, sociali e culturali”. Così il sindaco ha aperto la conferenza stampa che oggi si è svolta nella sala Mandela per la presentazione della nuova versione del Regolamento urbanistico.
“E’ un anno che si apre con questo atto di responsabilità di questo governo comunale: finalmente il regolamento urbanistico, nella sua configurazione tecnica, è pronto per entrare nella fase di verifica con la comunità materana. Il governo Adduce aveva già attivato questo processo, ma non era riuscito a completarlo.  Non si può aprire un dibattito senza una traccia – ha proseguito – senza un punto di partenza su cui attivare la partecipazione. Oggi offriamo ai consiglieri comunali uno strumento che consenta loro di diventare interpreti e coloro che arricchiranno questo lavoro con le loro indicazioni. Nel regolamento urbanistico c’è una ridefinizione dell’area già edificata della città e non esistono spazi di maggiore cementificazione, come già annunciato dal nostro programma elettorale.
C’è la necessità di verificare l’esistenza degli standard urbanistici che garantiscono la qualità urbana su cui il regolamento punta. Il dato politico – ha aggiunto il sindaco – è che finalmente viene offerto ufficialmente alla comunità questo strumento. Su questo tema c’è una rincorsa che dura da tempo immemorabile. Oggi quel tempo è stato interrotto e devo dire che questo atto era pronto da qualche mese ma è stato bloccato dalle necessità di ricomposizione dei gioverni cittadini. Si è pensato, infatti, di non mettere in campo una questione così rilevante ed essenziale per l’assetto urbano della città. Oggi mi sembra che non sia debbano più aspettare che i tempi della comunione prevalgano su quelli dell’azione, e dunque come detto in tempi non sospetti, iniziamo l’anno con la proposta e l’azione di interventi. Domani, nel corso di un incontro, metteremo a punto il cronoprogramma degli interventi che nei prossimi giorni verrà illustrato pubblicamente con il quadro completo degli interventi finanziati, dei tempi e dei modi di attuazione dei 150 milioni che abbiamo raggranellato in questo periodo.
Il 2017 si apre né con tristezza o fatalismi, ma con testimonianze di azione istituzionale concrete come è il regolamento urbanistico che aprirà il grande dibattito che spero sia vivace e costruttivo affinchè in tempi rapidi si giunga nelle commissioni consiliari e in consiglio. Quella di oggi è una tappa importante – ha concluso.
Illustrando nei particolari il contenuto del testo messo a punto, l’assessore all’Urbanistica Francesca Cangelli ha aggiunto: “Al momento del mio insediamento ho ricevuto un regolamento urbanistico che era già passato in conferenza di pianificazione. Sotto il profilo dell’iter procedurale, cioè, era pronto per avviare la discussione verso l’adozione. L’analisi della documentazione – ha proseguito l’assessore – mi ha consegnato un testo che nella sua interessa andava ridefinito, a mio avviso, del sindaco e della maggioranza. Si doveva, dunque, tenere conto di due aspetti, uno di carattere politico (si era insediata una nuova amministrazione con proprie linee strategiche che andavano definite), l’altro legato al fatto che il regolamento così come pervenuto non contemplava nemmeno sotto il profilo descrittivo o strategico la designazione a Capitale europea della Cultura. C’era inoltre l’elemento più tecnico: mi sono resa conto che il quadro conoscitivo di cui si teneva conto era datato, senza considerare trasformazioni che erano intervenute. Non c’era, cioè, corrispondenza fra le tavole presenti nel testo e quello che era accaduto in città. Ho quindi avviato un’interlocuzione con il progettista arch. Nigro, sollecitando l’ufficio, il suo dirigente pro tempore, i consiglieri comunali, la giunta e gli uffici regionali competenti per una collaborazione per segnalare le modifiche necessarie.
L’architetto Nigro ha incontrato la commissione consiliare competente nel corso della quale è stato illustrato quanto fatto finora. Gli uffici regionali sono stati molto collaborativi, così come i consiglieri comunali con maggiore competenza tecnica. I passaggi sono culminati nell’assegnazione formale dell’incarico e il 23 dicembre scorso nella consegna della versione emendata del regolamento urbanistico. Questo testo, ora, affronterà la comunità materana e gli organi comunali competenti che lo analizzeranno per adottarlo.
Gli interventi sostanziali  – ha precisato ancora l’assessore – sono stati innanzitutto quello della verifica degli standard, del bilancio urbanistico, ambientale e la verifica dei vincoli idrogeologici. Bisognava  inoltre operare alcuni adeguamenti dopo le indicazioni della valutazione ambientale strategica. Era necessario, inoltre, adeguare planimetrie e il quadro normativo. Alcune aree, inoltre,  erano state oggetto di varianti e pianificazione pregressa e per questo bisognava trasferire questi aspetti nelle planimetrie, parliamo di  aree come Matera ’90, Giardino Porcari, Contrada Granulari, via Gattini. Si è operato, poi, sulle norme teccniche di attuazione per risolvere alcuni problemi. Sono state aumentate le possibilità per le strutture turistico ricettive e poste le basi per un aumento dei carteggi di cui la città ha bisogno e anche per trasformazioni  e rigenerazioniprospettiche rispetto agli obiettivi di Matera come la disciplina dell’area ex Barilla, di riqualificazioni come vico Piace per incentivare la proposizione di progetti. Inoltre – ha proseguito l’assessore – è stata recepita la delibera di consiglio comunale che ci invitava a ragionare sulle strutture ricettive del centro storico. Più in generale, si stabilisce la progettazione integrata come regola ovvero le sinergie pubblico-privato.
Nell’area ex Barilla, dove è previsto un 25% di edilizia sociale, le interlocuzioni con gli investitori non prevedono strutture residenziali ma servizi e strutture ricettive. Si avvia da oggi – ha concluso – l’interlocuzione con i consiglieri comunali a cui oggi verrà distribuita l’ultima versione del regolamento. Abbiamo favorito una forma di partecipazione preventiva con la precedente versione del testo che era stata già distribuita ai consiglieri. Ci auguriamo che i passaggi verranno conclusi entro la prossima primavera.
Dopo l’adozione del testo in consiglio comunale è prevista  la parte relativa alle osservazioni che chiunque potrà presentare entro 30 giorni. L’assessore ai Lavori Pubblici, Michele Casino ha proseguito: “Stiamo lavorando con la massima trasparenza e partecipazione. E’ un primo importante passo che vedrà l’adozione del regolamento. Il rapporto con la città è rappresentato dai consiglieri e il perimetro della città non prevede speculazioni edilizie”.
All’incontro era presente anche il presidente della Commissione urbanistica Giovanni Scarola che ha aggiunto: “Secondo la legge regionale n.23 del 1999, sono state invertite le fasi di formazione del Piano regolatore. Parlarne rispetto al piano urbanistico è errato – ha detto – perché il regolamento opera sul perimetro della città consolidata. Quando fu approvato definitivamente il prg del 1999, ci fu uno stralcio di 7 aree, aree bianche,  per mancanza di pianificazione e relazione geotecnica che nel decreto regionale era citato affinchè fossero recuperate nel regolamento urbanistico. Quanto all apartecipazione, proprio perché la legge ha cambiato la logica di approvazione dello strumento urbanistico che prima prevedeva una fase totalmente politica, seguita da quella tecnica con invio degli atti alla Regione per esprimere parere. Oggi con la nuova legge il piano parte con l’incarico al progettista, la predisposizione del regolamento urbanistico che poi viene inviata alla conferenza di pianificazione. Vengono così espressi tutti i pareri tecnici sulla bozza del progettista. In quanto alla formazione del perimetro del regolamento urbanistico, non c’è nulla di politico ma si tratta di una determina dell’Ufficio urbanistico  della Regione. Dopo che il piano viene licenziato dalla conferenza di pianificazione, inizia la fase di discussione in commissione urbanistica. I consiglieri devono conoscerne i particolari e la distribuzione che voiene effettuata è come se vanga effettuata ai cittadini. L’amministrazione comunque può promuovere incontri pubblici in cui prima dell’adozione illustri il piano. La fase di partecipazione prevista è quella delle osservazioni nei  30 giorni successivi”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *