Matera: presentato il piano urbano della mobilità
“Il Piano Urbano della Mobilità per la città di Matera definisce una serie di obiettivi strategici strettamente correlati ad azioni e progetti, nei settori della mobilità, pubblica e privata, nel sistema delle infrastrutturazioni stradali e in sede fissa e nella mobilità eco-sostenibile”. Lo ha detto il sindaco, Salvatore Adduce, nel corso della presentazione del Piano Urbano della Mobilità (Pum) svoltasi stamane nella sala Giunta del municipio.
“Con la presentazione del Pum – ha aggiunto il sindaco – manteniamo un altro impegno assunto con la città 12 mesi fa. Ora dobbiamo accogliere le indicazioni del Pum per costruire un percorso di sostenibilità finanziaria all’interno del piano triennale delle opere pubbliche. Il Pum – ha precisato Adduce – non riguarda solo la realizzazione di rotatorie, ma va in direzione anche della nostra idea di mobilità che guarda con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, alla riduzione dei mezzi su gomma, alla integrazione ferro – gomma, alla costruzione di un sistema di piste ciclabili che abbiamo già iniziato a realizzare”.
Al fine di individuare l’entità delle correnti veicolari sul territorio sono state effettuate indagini di traffico con conteggio dei flussi in sezioni al cordone e sezioni interne; contestualmente è stato svolto il rilievo della sosta dell’intero centro urbano, finalizzato alla definizione dell’attuale offerta di parcheggio e all’individuazione della domanda oraria di sosta.
Per evidenziare le peculiarità e le criticità del servizio di trasporto pubblico urbano, extraurbano e ferroviario è stata effettuata un’indagine sui saliti e discesi a bordo dei mezzi del TPL urbano e alle fermate del TPL extraurbano e delle Ferrovie Appulo Lucane.
“Dal rapporto – ha detto l’assessore comunale alla mobilità – si evince un forte sbilanciamento verso l’utilizzo del mezzo privato, ben evidenziato dalle analisi di traffico eseguite e dal modello di simulazione predisposto per il Pum. Per contrastare questo sbilanciamento viene proposta un’incisiva politica di infrastrutturazione, “materiale e immateriale”, e che prevede interventi sul sistema stradale, sul trasporto pubblico su gomma e ferro, sulla mobilità sostenibile, sulla riorganizzazione della sosta, sul nodo strategico di piazza della visitazione”.
Di particolare rilievo le strategie per un profondo riesame delle politiche per la sosta.
“Le strategie del PUM per la riorganizzazione della sosta – ha aggiunto Cappella – si fondano su politiche mirate per i cittadini residenti (trasferimento della sosta dalla strada in strutture dedicate e individuazione di una quota di parcheggi superficiali riservati), sull’arretramento della sosta lunga dei sistematici in parcheggi esterni gratuiti e in scambio con il nuovo sistema metropolitano, nell’individuazione di nuove strutture per la sosta operativa e a domanda breve, nel dirottamento della sosta turistica (auto, bus e camper) in aree dedicate, nell’individuazione di parcheggi di scambio per i grandi eventi, su nuove politiche tariffarie che prevedono abbonamenti a prezzo concordato nei parcheggi in struttura e in superficie”.
“Con il Pum, insomma – ha concluso Adduce – vogliamo ridisegnare la mobilità della città non solo per facilitare gli spostamenti, ma anche per ridurre l’inquinamento ambientale e per innalzare la qualità della vita”.