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Matera Pride 2023: Il logo è della lucana Nicoletta Ricciardulli

Il Matera Pride 2023 ha finalmente un logo e una grafica per l’immagine coordinata.

Li ha realizzati Nicoletta Ricciardulli, vincitrice del contest a tema organizzato da MateraXPride, il gruppo promotore della manifestazione, formato dalle associazioni Agedo Matera, Matera Rumore e RiSvolta.

Conosciuta da tutti come Nicole, la Ricciardulli è nata nel 1991 a San Giorgio Lucano ma vive e lavora a Matera, dove si è laureata in architettura all’Unibas, dopo aver trascorso parte della sua vita a Roma, a Siviglia e a Milano. Nella città dei Sassi lavora come architetta e graphic-designer.

Per rappresentare il logo del Matera Pride 2023, l’autrice ha scelto la forma del tappo di bottiglia, che si usa per il vecchio gioco “Dire, fare, baciare, lettera, testamento”. Proprio “DIRE, FARE, BACIARE” è lo slogan della manifestazione da cui la Ricciardulli si è lasciata ispirare, utilizzando i colori azzurro, bianco e rosa, per rappresentare l’orgoglio transessuale, oltre a quelli dell’arcobaleno, simbolo del Pride day.

«È un grande onore per me aver vinto il contest per la grafica del Matera Pride 2023 – dichiara Nicoletta Ricciardulli – è un evento a cui tengo particolarmente perché riguarda un tema che ho tanto a cuore. Fin da piccola ho sempre saputo che l’amore non ha sesso e che la “diversità” è un pregio. Mio fratello ha sposato suo marito nel 2021 in un paesino della Basilicata, San Giorgio Lucano, e ricordo di aver avuto molto timore per quel che avrebbero detto in paese in quei mesi. Ma quello stesso paesino che ho sempre ritenuto “chiuso mentalmente” si è rivelato essere super accogliente verso un tema che, ancora nel 2023, nei nostri piccoli paesi è ancora molto delicato. Questo risultato – conclude – è stato ottenuto grazie alla visibilità che i vari Pride Days hanno dato all’amore senza schemi predefiniti, all’orgoglio di essere ciò che siamo e dell’uguaglianza. Questa è una festa importantissima in un mondo ancora pieno di tanta discriminazione verso le minoranze».

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