‘Matera SI Muove’ rilancia la sua azione
Più di 5000 firme ‘pronte’ a finire sui tavoli di Salvatore Adduce e Brunella Massenzio, rispettivamente sindaco e presidente del Consiglio Comunale di Matera. Cinquemila firme materane, seppur di rappresentanza, di gente che ha deciso di sposare la causa che il movimento ‘Matera SI Muove’ porta avanti da più di 2 mesi: il passaggio della città dei Sassi nella regione Puglia, per un futuro migliore, più virtuoso e con maggiori possibilità di sviluppo. Lo scioglimento delle Camere, in vista delle prossime elezioni politiche, ha certificato la sopravvivenza delle varie province, tra cui quella di Matera. Ma che ne sarà dei servizi, della funzionalità dell’ente di via Ridola? Giova ricordare che già nel 2008 la questione delle Province era tra i punti principali da affrontare, e che tutti i vari partiti politici (PdL, PD, Movimento 5 Stelle, solo per citarne alcuni) hanno nella loro agenda la questione del taglio delle province. Inoltre, a Matera molti enti, come il Genio Civile, sono già stati cancellati, per non parlare dell’ospedale ‘Madonna delle Grazie’, che rischia fortemente il taglio.
Angelo Angelastri e Massimiliano Amenta, presidente e portavoce del movimento ‘Matera SI Muove’, sono fermamente convinti che il passaggio della città dei Sassi in Puglia sia l’unica ancora di salvataggio per garantire un futuro migliore alla città: “La Provincia è salva, ma resta una scatola vuota, perchè molti servizi non saranno più garantiti. Ragioniamo nell’ottica delle macroregioni, perchè non ha senso mantenere una regione come la Basilicata, che conta 600mila abitanti, ma ha costi più elevati rispetto a regioni italiane più virtuose ed autosufficienti. E non si tratta di decidere per puro campanilismo, ma perchè crediamo che la Puglia ci possa dare più visibilità e prospettive, a differenza della Basilicata, sempre più assoggettata al volere di Potenza capoluogo”.