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Matera torna a far parte del Giro d’Italia

Sarà Matera la quinta tappa della 96esima edizione del giro d’Italia. La notizia è stata data ufficialmente oggi nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Milano nella sede della Gazzetta dello Sport. La Carovana su due ruote partirà da Napoli il 4 maggio e arriverà a Matera l’8 maggio. In particolare, il Giro dopo aver toccato Cosenza arriverà nella città dei Sassi con un itinerario di 199 chilometri per partire, il giorno dopo, da Mola di Bari. All’incontro con la stampa ha partecipato l’assessore comunale allo Sport e vicesindaco, Sergio Cappella. Nella mattinata, prima dell’incontro con i giornalisti, si è tenuto, sempre a Milano, un incontro fra il prof. Dino Ruta, dell’Università Bocconi, ed i rappresentanti delle città coinvolte nel Giro al fine di illustrare gli impatti economici e culturali che questo evento internazionale ha sui territori. Ruta, conti alla mano, ha spiegato che l’impatto economico della manifestazione sulle città è di circa 34 milioni di euro nel breve periodo e di 76 milioni di euro nel medio e lungo periodo. Nel segnalare le opportunità economiche e culturali del Giro, Ruta ha invitato le città ad attrezzarsi nel migliore dei modi al fine di poter cogliere il maggior risultato positivo possibile. “La città di Matera – afferma l’assessore Cappella – intende cogliere questa straordinaria occasione non solo in termini economici, ma anche per rafforzare la sensibilità verso la mobilità sostenibile e alternativa alle auto. Infatti, intendiamo avvicinarci all’8 maggio con una serie di iniziative tese a promuovere l’uso delle due ruote e prepararci alla tappa del giro con un grande evento che sia non solo sportivo, ma anche culturale. E’ una occasione – conclude Cappella – che vogliamo cogliere nelle sue molteplici potenzialità anche per rafforzare il percorso della candidatura di Matera a capitale europea della Cultura nel 2019”.

Nel 2013 il Giro renderà omaggio alle vittime della tragedia del Vajont, a Giuseppe Verdi, nella tappa di Busseto, e al grande Gino Bartali con la San Sepolcro-Firenze, su alcune delle strade del Mondiale toscano. Il finale è straordinario nel suo condensato di cime storiche e novità assolute, come la cronoscalata della Polsa e la cronosquadre di Forio di Ischia, dove nel 1959 si svolse una prova individuale. Finale dedicato ai velocisti, a differenza di quanto avvenuto nelle ultime edizioni.

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