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Meccanica, mancano le competenze richieste dalle imprese lucane

L’industria meccanica lucana fa sempre più fatica a reperire sul territorio le figure professionali ricercate. Lo rivela un’indagine conoscitiva sui fabbisogni formativi condotta su un campione di imprese della sezione Industrie Meccaniche, elettriche ed elettroniche di Confindustria Basilicata, su iniziativa del presidente Carlo Carulli, che ha fatto emergere un pesante gap di competenze tecniche e la difficoltà di inserire in organico i profili di cui l’impresa necessita.

In particolare, rispetto alla previsione di nuove assunzioni programmate nei prossimi 12-24 mesi, le aziende danno la priorità a competenze nel settore dell’automazione industriale, seguite dalla manutenzione predittiva e dalla meccatronica. Per quello che riguarda in maniera più specifica i profili ingegneristici, la domanda, per lo stesso periodo temporale, riguarderà soprattutto la manutenzione predittiva seguita da logistica e automazione industriale. In generale, tutte imprese hanno condiviso la necessità della creazione di un ITS per un’adeguata formazione delle competenze richieste.

“E’ un assurdo paradosso – commenta il presidente di Confindustria Basilicata, Francesco Somma –  quello per il quale, a fronte dell’elevato tasso di disoccupazione che caratterizza il nostro territorio, le imprese facciano fatica a trovare i profili ricercati. Il problema riguarda tutti i settori, con una particolare incidenza nei comparti della meccanica, dell’energia e dell’edilizia. Ma in questo momento è soprattutto la meccanica a richiedere un’attenzione speciale, alla luce delle profonde innovazioni che stanno interessando le produzioni. Un’esigenza che trova ulteriore radicamento nelle nuove produzioni full electric che verranno realizzate nello stabilimento Stellantis di Melfi, a partire dal 2024, rispetto alle quali anche l’indotto dovrà prepararsi in maniera adeguata. Abbiamo voluto promuovere questa indagine conoscitiva proprio per fare emergere la domanda di competenze da parte delle nostre imprese, per creare una prima base di conoscenza. Dobbiamo farci trovare pronti. Non possiamo commettere gli errori del passato. Riteniamo fondamentale dare rapido avvio a un ITS nel settore della meccatronica che si basi sulle reali esigenze del nostro tessuto produttivo, di qui ai prossimi mesi, per far in modo che i nuovi investimenti producano sul territorio la massima ricaduta occupazionale”.

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