Mediazione obbligatoria per salvare la giustizia civile
La Commissione U.E. nell’abrogare la procedura per deficit pubblico eccessivo contro l’Italia ha detto che fra le altre urgenze due sono quelle primarie: lavoro e giustizia civile. Questi sono i principali punti che resteranno sotto sorveglianza dell’U.E.
Ciò significa che è necessario ed urgente ripristinare la mediazione ‘obbligatoria’, tenendo conto anche delle raccomandazioni imposte dalla recente sentenza della Corte Costituzionale. “Attività stragiudiziale obbligatoria per tutti i diritti disponibili”, a dirlo è il presidente Pecoraro dell’A.N.P.A.R. ( Associazione
Nazionale per l’Arbitrato & la Conciliazione), associazione che si dedica alla risoluzione alternativa delle controversia giudiziali fin dal 1995. “L’attività stragiudiziale per quel poco che è stata obbligatoria si è dimostrata l’unico mezzo efficiente per la deflazione dei circa 5 milioni di procedimenti civili pendenti”
In un anno di vigenza dell’obbligatorietà della mediazione -continua Pecoraro- si è ridotto il flusso di nuove domande giudiziali di circa il 40%. ” Ciò significa che se la mediazione avesse continuato il suo percorso senza la ‘sospensione’ della Consulta nell’arco di poco tempo non solo avremmo avuto un netto calo di
domande giudiziali ma avremmo abbassato di tantissimo il tetto di quelle in corso. Il sistema di mediazione obbligatorio adottato in Italia è stato l’unico a ricevere pubblica approvazione da parte dell’U.E. tant’è che è stato adottato- anche se per materie diverse – dalla maggior parte degli Stati aderenti all’Unione. “Abbiamo fatto scuola” per questo è importante che il Governo da subito presenti al Parlamento emendamenti che eliminano “l’eccesso di delega” per il solo primo comma dell’art. 5 del D. Lsg. 28/2010. “Se ciò non dovesse accadere siamo pronti alla presentazione una petizione le cui firme sono state già raccolte”.