Medicina di genere, a Matera un convegno internazionale
Si terrà a Matera il 14, 15 e 16 aprile, presso Palazzo Viceconte, il Congresso “Gender and life style: from puberty to elderly frailty” organizzato da Regione Basilicata, Dipartimento di Scienze Università della Basilicata, Dipartimento di Scienze Biomediche Università di Sassari, Dipartimento di Medicina sperimentale Università Sapienza di Roma, e promosso dalla Fondazione Internazionale Menarini.
Il convegno evidenzierà come le differenze di genere sussistano già prima della nascita per continuare fino alla vecchiaia. In questi ultimi anni, la ricerca di genere ha fatto passi da gigante soprattutto per quanto riguarda l’epidemiologia ma nella pratica clinica essa è ancora assente o proprio all’inizio.
Le donne sono ancora poco rappresentate negli studi clinici e i farmaci sono testati in misura insufficiente nelle donne, ma se oramai è chiaro la necessità di arruolare uomini e donne, meno noti ed ancora da definire quali sono i criteri di arruolamento delle donne.
Questo punto sarà discusso in una tavola rotonda in cui interverranno Food and Drug Adminisration (l’Agenzia che negli USA si occupa di Farmaci) nella persona di Pamela Scott, l’Istituto di Genere del Canada (Cara Tannebaum, Paula Rochon), rappresentanti di Farmindustria (Dr. Marco Scatigna) e di Agenzie che occupano di effettuare studi Clinici (Dr Paola Antonini). In tutto il mondo occidentale gli studi di farmacovigilanza evidenziano che le donne vanno più facilmente incontro agli effetti collaterali che oltre tutto sono anche più gravi. L’ultima età sarà protagonista anche per quanto riguarda l’osteoporosi e la sarcopenia senza dimenticare le differenze nella fragilità (Emmanuele Jannini, Roma; Giusepe Paolisso, Napoli; Claudio Marcocci, Pisa; Silvia Migliaccio, Roma).
Il convegno si occuperà anche degli aspetti di genere in corso di politerapia (Prof. Achille Caputi, Messina) che si verifica prevalentemente nelle donne anziane. Un intervento di Flavia Franconi, co-presidente del congresso e assessore alle Politiche della Persona della Regione Basilicata, dal titolo “Gender Medicine: a new path for the appropriateness and sustainability of health care”, affronterà molti temi della terapia farmacologica e sottolineerà come lo studio dei famarci per genere possa aumentare la sostenibilità del sistema sanitario. Tema che sarà ripreso anche da Nello Martini con un talk dal titolo “Gender and big data review: indicators and differences in clinical – therapeutic pathways”. Largo spazio sarà dedicato alla tematica dei trial clinici, perché oramai appare chiaro che non è sufficiente arruolare le donne negli studi clinici, è quindi arrivato il momento di discutere come vanno arruolate per avere dati certi ed atti a migliorare la terapia anche nelle donne di tutte l’età. Di ciò si discuterà nella tavola rotonda dal titolo “Clinical Trials and Gender Aspects a cui parteciperanno Campesi I. (Sassari, I), Scatigna M. (Rome, I), Rochon P. (Ontario, Canada), P. Scott (Silver Spring, USA), P. Antonini (Rome, I). La tavola rotonda sarà coordinata da I. Klinge (Maastricht, NL), G. Cantelli Forti (Bologna).
Saranno trattate anche le differenze nelle tossicodipendenze credute fino ad oggi una patologia quasi esclusivamente maschili. Una particolare attenzione sarà dedicata all’alcolismo dove “atteggiamenti e stereotipi sociali possono creare ostacoli alla rilevazione e al trattamento dell’abuso di alcool, specialmente nelle donne. La paura della stigmatizzazione sociale può portare le donne a negare di essere affette da una condizione medica e le può portare a bere in solitudine”. In questa tavola rotonda sarà presentata una ricerca italiana guidata da Flavia Franconi, che evidenzierà come molti farmaci usati nei disturbi alcol correlati non sono stati testati nelle donne. Mentre Jill Backer (Michighan, Usa) parlerà delle differenze che esistono nel cervello degli uomini e delle donne che usano sostanze di abuso. Durante questa tavola rotonda a cui parteciperà il direttore Cindy Smith dell’United Nations Interregional Crime and Justice Research Institute si parlerà anche di come le differenze di genere variano nel mondo. Alla tavola rotonda saranno presenti anche i proff Patrizia Popoli e Paolo Nencini.
Non potevano mancare le malattie cardiovascolari anzi meglio quelle cardiometaboliche, dove maggiori sono gli studi. La Prof. Vera Regitz della Charitè guiderà il team dei cardiologi (Anversa, Catanzaro; Isidori; Roma) che si sfideranno sulle differenze di genere a livello cardiovascolare a partire dalla biochimica per arrivare alla terapia (Giuseppe Rosano della Cardiology Clinical Academic Group St George’s Hospital London; Caprio M, Roma) senza dimenticare con Giuseppe Seghieri. Saranno anche discussi temi meno tradizionali per un convegno di medicina di genere, come le differenze di genere nello sport (Pigozzi, Roma); gli stili di vita nell’età pediatrica (Donini, Roma), per passare a discutere di anoressia ed obesità (Gianfrilli D., Roma). Infine, Ignazio Olivieri (Potenza) parlerà degli aspetti di genere nelle artriti su base infiammatoria.
Gli organizzatori del convegno sono poi molto onorati di ospitare una delle madri delle della Medicina di Genere: Marianne Legato di New York, che illustrerà le prospettive della medicina di genere nei prossimi anni a livello mondiale. Il tema della globalità sarà ripreso anche nella tavola rotonda che chiude il convegno dal titolo “Gender Medicine round in the world” coordinata dalla stessa Marianne Legato e dal Presidente del CUN Andrea Lenzi. Alla quale parteciperanno I. Klinge (Maastricht, NL), G. Pittella (Bruxelles, B), C. Tannenbaum (Montreal, CDN), K. Kublickiene (Stockholm, S) F. Franconi (Potenza, I).