Melfi dice no al ‘salva Potenza’
All’unanimità il Consiglio Comunale di Melfi dice no al Salva Potenza. Al Consiglio Regionale e al Governo Regionale chiede di “applicare l’indirizzo normativo garantendo massima coerenza delle finalità, appropriatezza degli istituti e soprattutto di includere tutti i territori e le comunità locali che hanno necessità di sostegno in una logica di coesione e di paritá di trattamento, a partire dai piccoli Comuni, per garantire i servizi essenziali ai cittadini”. Dopo ampio ed approfondito dibattito sulla situazione di crisi venutasi a creare in ordine al Comune di Potenza- si legge nell’odg- che potrebbe ingenerare la ingiustificata aspettativa di un intervento finanziario a carico del bilancio regionale finalizzato specificamente ad evitare il dissesto finanziario, l’Amministrazione di Melfi boccia l’emendamento Salva Potenza”. Bisogna considerare che la Costituzione della Repubblica italiana all’articolo 117 prevede che la potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali e all’art.119, comma 5°, per promuovere la coesione sociale, attribuisce alla competenza esclusiva dello Stato l’eventuale assegnazione di risorse aggiuntive in favore di determinati comuni, province o regioni, al fine di rimuovere squilibri economici e sociali. Ma non è tutto. Vi è anche una specifica procedura disciplinata dalla legge statale, contenuta nel Testo Unico degli Enti Locali (TUEL), che attribuisce al Governo nazionale il ruolo di gestione delle situazioni di crisi finanziarie dei Comuni (c.d.dissesto). Ritenuto che il Consiglio Regionale, con la legge regionale n.8/2014, ha istituito il fondo di coesione territoriale e dei diritti di cittadinanza, al fine di promuovere gestioni associate di funzioni e rafforzare il mantenimento nonché il miglioramento dei servizi resi dai comuni della Basilicata al cittadino, oltre che sostenere i comuni che svolgono funzioni sovracomunali nei comparti della sanità, della giustizia o quali sedi di uffici di enti pubblici nazionali si ritiene necessario e irrinunciabile assicurare parità di trattamento a tutti i cittadini lucani e alle rispettive comunità locali, nel rispetto della Costituzione e delle leggi statali e regionali. Pertanto il Consiglio Comunale impegna il Sindaco a comunicare con la massima urgenza il presente deliberato alla Regione Basilicata e a tutti i Sindaci dei Comuni lucani.