Melfi, l’amministrazione convocata dal Prefetto per questioni di organizzazione e gestione del personale
A tutto c’è un limite e per le politiche sul personale evidentemente la misura è colma!
Mai successo nella storia a noi nota del Comune di Melfi che l’Amministrazione venisse convocata dal Prefetto della provincia di Potenza per questioni che attengono la organizzazione e gestione del personale.
La riunione, convocata per oggi 17 settembre avente ad oggetto lo stato di agitazione dei lavori della polizia municipale, dimostra, semmai ce ne fosse bisogno, lo scarso livello di attenzione che il Sindaco, unico responsabile politico del personale, riserva ai lavoratori e lavoratrici del nostro comune.
Lavoratori e lavoratrici che ogni anno in occasione della redazione del bilancio vengono illusi con promesse di incremento dell’organico che poi puntualmente vengono disattese.
L’ultima procedura concorsuale attivata risale al 2009, da allora l’Ente ha preferito soluzioni tampone: acquisizione di personale proveniente da altri comparti pubblici, ricorso a contratti di lavoro interinale, collaborazioni coordinate e continuative, convenzioni con altri enti.
Alla faccia di quelli che per definizione ideologica dovrebbero favorire le assunzioni a tempo indeterminato! La risposta più ovvia e che ci aspettiamo è che le assunzioni sarebbero impedite da disposizioni di legge inique e vessatorie, regole che per essere onesti esistono da tempo ma che non hanno mai comportato il divieto assoluto!
Incapacità di programmare, quindi, o volontarietà? La risposta non è univoca, così quando vediamo due part time all’ufficio di staff del sindaco sappiamo che si sono giocati gli spazi assunzionali disponibili volontariamente in favore della politica piuttosto che dell’apparato burocratico, quando vediamo delle selezioni pubbliche (per assunzioni part time nell’area tecnica e in quella urbanistica) avviarsi nel mese di luglio 2017 per poi arenarsi e portare alla sottoscrizione per una di esse di una convenzione, vediamo contestualmente l’incapacità e la volontarietà, tenuto conto che il soggetto interessato alla convenzione è lo stesso che si sarebbe aggiudicato l’assunzione non portata a termine seppur con procedura conclusa!
Insomma il paradosso dei paradossi e, il tutto, senza che ci sia stato uno straccio di atto amministrativo a giustificare le decisioni prese, ragione che ci ha portato nei giorni scorsi ad interrogare formalmente il Sindaco sulla questione.
Ma il tutto anche ignorando completamente la RSU aziendale che peraltro in occasione del rinnovo non ha ricevuto alcun riconoscimento formale presa d’atto dei risultati delle elezioni) che invece buona norma avrebbe richiesto, il tutto calando dall’alto le proprie decisioni quali quelle che hanno riguardano la istituzione delle unità di progetto senza la condivisione almeno morale dei responsabili di posizione organizzativa che si sono visti sottrarre risorse umane loro assegnate, o quelle che hanno riguardato la cancellazione di alcune indennità ai dipendenti della Polizia locale e che porteranno lunedì 17 il Sindaco in Prefettura.
Quanto sta accadendo ci preoccupa, avere il personale sfiduciato e demotivato è segno di una crisi che si fa sempre più insidiosa, è segno che la cabina di comando ai suoi occhi sta perdendo di credibilità con l’inevitabile risultato che a pagarne le conseguenze saranno sempre i cittadini per i quali in fondo quei dipendenti dovrebbero lavorare!
Noi per Melfi
Il Capogruppo
Alfonso Ernesto Navazio