Melfi, l’Ugl torna a segnalare la pericolosità delle strade limitrofe allo stabilimento Sata
“E’ morta in un tardo pomeriggio all’Ospedale ‘San Carlo’ di Potenza, Rossella Mastromartino, la 36enne di Melfi investita da un pullman una mattina di sette mesi fa’ nella zona industriale di San Nicola. La donna, un’operaia della LNM operante per l’azienda Proma, stava attraversando il viale sulle strisce pedonali dopo aver finito il turno di lavoro. Il conducente del bus non è riuscito ad evitare l’impatto. Subito soccorsa, troppo gravi le ferite riportate. Lascia due figli. Quel maledetto tratto di strada dove avvenne l’incidente, da tempo, da anni, è stato segnalato dall’Ugl per la sua pericolosità, denunciata la scarsa illuminazione nell’area industriale. Una tragedia annunciata, frutto della sordità delle Istituzioni di fronte alle nostre continue sollecitazioni, tant’è che ancora una volta quel tratto di strada ieri sera era totalmente buia”.
E’ quanto hanno sostenuto i Segretari Regionale dell’Ugl Basilicata Metalmeccanici, Florence Costanzo, e il Provinciale della federazione di Potenza, Giuseppe Palumbo per i quali, “oggi non c’è tempo di polemizzare, l’Ugl ritiene essere necessario vergognarsi dinnanzi a quanto accade su quella strada e chiedere ‘Perdono’ a Rossella: con il suo sacrificio nulla è stato compreso dalle Istituzioni a tutti i livelli e di competenza di quella arteria. Ancora abbiamo impresso tweet e cordoglio del presidente della Regione Vito Bardi che, appresa la notizia del decesso di Rossella, recitava testualmente: ‘Il mio pensiero e le mie preghiere per la famiglia di Rossella, la giovane operaia che ha perso la vita oggi, dopo essere stata investita da un bus nella zona industriale di Melfi. Adesso è il momento del silenzio, dinanzi a tale tragedia. Ma poi dovremo far seguire i fatti’. Caro Presidente della Giunta Regionale, Bardi – tuonano forte e chiaro i Segretari Metalmeccanici – a questo punto per l’Ugl le domande nascono spontanee: sono trascorsi circa 7 mesi ma, bisogna per forza aspettare il prossimo morto per intervenire? Tra gli amministratori dell’area che percorrono il tratto nessuno si sente di dover segnalare il pericolo? Ad oggi dalla Regione Basilicata non vi è alcuna traccia dell’opera in questione. Risultato? Rimaniamo con tratti stradali in una condizione pericolosissima di percorribilità. E i parlamentari lucani che fanno? Dobbiamo aspettare che ci scappi altro morto per avere risposte? Sullo sfondo, in sintesi, emerge scarsa attenzione e negligenza da parte degli Enti, in primis la Regione Basilicata: per l’UglM lucana – concludono Costanzo e Palumbo – le coscienze si svegliano solo quando qualche malcapitato ci lascia la vita per sfoderare dall’armadio qualche buon vestito da indossare per farsi riconoscere nelle passerelle luttuose. Infine e non per ultimo ‘Lavorare per vivere’ è lo slogan che ormai da tempo segna la battaglia lanciata dalla Ugl per la sicurezza sui luoghi di lavoro dove Paolo Capone, il nostro Segretario Generale Ugl, ricorda e urla forte oramai da anni, per chiedere che si attui ogni forma di tutela e prevenzione verso i lavoratori: tutti, nessuno escluso”.