Mercoledì a Melfi il decimo congresso della Fim Cisl Basilicata
Al via la lunga stagione congressuale della Cisl lucana. Mercoledì 8 febbraio, a Melfi (Hotel Novecento, a partire dalle 9), è in programma il decimo congresso della Fim Cisl Basilicata alla presenza del segretario nazionale Ferdinando Uliano e del segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico. I lavori saranno introdotti dalla relazione del segretario generale Gerardo Evangelista, ricandidato alla guida del sindacato per il prossimo quadriennio. 150 i delegati attesi nella città federiciana, eletti nei congressi di base che si sono tenuti nelle scorse settimane nelle principali aziende metalmeccaniche della regione. “Diamo forza al lavoro. La contrattazione per la crescita economica e sociale della Basilicata” è il tema scelto per l’importante appuntamento congressuale che coincide con una fase di intensa attività politico-sindacale per la categoria.
Al centro della riflessione, la “rigenerazione” del gruppo dirigente del sindacato, la situazione delle principali vertenze del settore, la fase di attuazione del contratto collettivo nazionale, recentemente siglato in maniera unitaria dai sindacati metalmeccanici, e, ovviamente, le prospettive della più importante fabbrica metalmeccanica della regione, Fca, anche alle luce della recente decisione del gruppo di ricorrere alla cassa integrazione ordinaria anche sulla linea che produce le 500X e le Renegade. Non è un caso la presenza a Melfi del segretario nazionale Uliano, responsabile per la Fim dei rapporti con il gruppo automobilistico guidato da Sergio Marchionne. Nel corso dei lavori sarà anche presentato il report consuntivo 2016 elaborato dalla Fim Cisl su produzione e occupazione nello stabilimento lucano.
“Il congresso è un traguardo importante per fare il bilancio del passato quadriennio ma è anche la sede democratica per gettare le basi del lavoro che ci aspetta nei prossimi anni”, anticipa Gerardo Evangelista. “Ci aspettano sfide importanti e difficili – continua il sindacalista – come allargare la platea della rappresentanza, portare la contrattazione di secondo livello nel maggior numero possibile di aziende, sostenere la partecipazione dei lavoratori e difendere la contrattazione come strumento di regolazione del mercato del lavoro. Ma c’è una sfida ancora più importante: ripensare il rapporto tra economia e società mettendo al centro i bisogni delle persone”.