Michele Emiliano rieletto Presidente di NEREUS per il biennio 2017-2019
L’Assemblea generale di Nereus, rete delle regioni europee che utilizzano tecnologie spaziali, riunita oggi a Bruxelles al Comitato delle regioni europee, ha riconfermato Michele Emiliano alla guida della Rete. La nomina, di durata biennale, consente alla Puglia di proseguire nella Presidenza, che detiene dal 2014: Emiliano sarà affiancato da 4 Vicepresidenti, un Tesoriere e quattro membri del Management board, provenienti da Gran Bretagna, Germania, Francia, Portogallo, Polonia e Italia. La compagine nazionale nel consiglio di Amministrazione vede la Lombardia acquisire la vicepresidenza e la Basilicata riconfermata nel suo ruolo di componente.
“Sono onorato di poter guidare Nereus sino al 2019, perché lo spazio è tema cruciale nelle politiche europee e promette di esserlo sempre più nel prossimo futuro. Il nostro ruolo è affermare con forza la dimensione regionale delle politiche spaziali e quale momento migliore di questo, in cui l’Unione si sta dotando di un’ampia Strategia dedicata al settore e in cui lo spazio sembra essere uno dei fattori aggreganti tra gli Stati membri, divisi invece su altri fronti” ha affermato il Presidente Emiliano. “In Puglia crediamo fortemente nelle potenzialità del settore aerospaziale: guidare Nereus significa disporre di un’opportunità in più per consolidare le nostre relazioni europee ed internazionali, far conoscere le eccellenze pugliesi nel settore, investire nella cooperazione con altri territori. Sono inoltre molto lieto della recente adesione dell’Agenzia spaziale italiana, in qualità di membro associato, che ci permetterà ancor più di fare squadra a livello europeo”.
“Space economy, frontiere tecnologiche, big data, procurement innovativo, programmi Galileo e Copernicus, ricerca e innovazione, utilizzo dei dati e delle applicazioni satellitari, formazione di capitale umano qualificato: sono questi i contenuti delle politiche spaziali, in Europa e nel mondo; Nereus ci consente di lavorare sulla loro dimensione regionale e di godere di un punto di osservazione importante su un settore strategico per l’economia pugliese e in cui la cooperazione europea è cruciale, per poter competere a livello globale – ha affermato l’Assessore regionale allo Sviluppo economico Loredana Capone, che ha rappresentato la Puglia oggi a Bruxelles. E poi, ancora “L’internazionalizzazione di un territorio e la sua attrattività agli occhi degli investitori dipendono dal giusto mix di strumenti diversi: supporto finanziario, cooperazioni internazionali, relazioni con le Istituzioni nazionali ed europee. Grazie a questa Presidenza, di durata biennale, Puglia aggiunge una freccia al proprio arco e incrementa gli strumenti di supporto agli attori pugliesi del settore.”.
L’elezione del Presidente Emiliano giunge in un momento particolarmente felice per Nereus, che in autunno festeggerà i 10 anni dalla fondazione. In questi anni la Rete ha instaurato strette relazioni con le Istituzioni europee, l’Agenzia spaziale europea e le agenzie spaziali nazionali; ha agito da piattaforma di collaborazione tra i membri e i loro distretti e imprese per favorire la realizzazione di progetti congiunti, ha promosso il “fascino dello spazio” mediante iniziative pubbliche di sensibilizzazione delle giovani generazioni alle carriere in questo settore.
APPROFONDIMENTO
La Rete Nereus
NEREUS (Network of European Regions Using Space Technologies – Rete delle Regioni Europee che Utilizzano le Tecnologie Spaziali) è la voce delle regioni europee nel campo dell’utilizzazione delle tecnologie spaziali.
NEREUS, costituitasi ufficialmente nel 2008, è guidata dalla Puglia sin dal Luglio 2014, dapprima con l’ex Presidente Nichi Vendola e ora (dal 22 Novembre 2016) dall’attuale Presidente, Michele Emiliano, rinnovato nella carica oggi sino al Maggio 2019.
NEREUS intende creare e promuovere uno spazio di dialogo, di scambio e di riflessione tra le regioni e gli attori della politica spaziale in Europa: Stati Membri, Unione Europea, Agenzia Spaziale Europea (ESA), agenzie spaziali nazionali, distretti, aziende. La rete è costituita da 26 Regioni (membri titolari) e 35 Membri associati ed è organizzata come un’associazione non a scopo di lucro. Il Segretariato permanente dell’associazione ha sede a Bruxelles e gli organi statutari sono il Consiglio di Amministrazione e l’Assemblea Generale. Gli obiettivi chiave di NEREUS, riassunti nello Statuto, sono i seguenti:
- sottolineare la dimensione regionale delle politiche spaziali;
- diffondere l’uso delle applicazioni spaziali per apportare benefici alle regioni e ai cittadini europei;
- promuovere un approccio “bottom-up” alle attività spaziali europee che coinvolga un numero maggiore di regioni e cittadini, promuovendo una maggiore partecipazione di questi ultimi alla costruzione e allo sviluppo di mercati tecnologici spaziali ;
- Diffondere il « fascino dello spazio » tra le nuove generazioni.
NEREUS è una piattaforma per:
- promuovere una maggiore partecipazione dei cittadini allo sviluppo dei mercati e delle politiche spaziali europee;
- promuovere lo scambio di informazioni e conoscenze;
- favorire la costruzione di solidi partenariati;
- promuovere progetti e attività.
La Strategia Spaziale dell’UE
Introduzione
L’Unione europea rappresenta da diversi anni uno degli attori fondamentali sulla scena della politica spaziale; attraverso la Strategia Spaziale europea, lanciata in Ottobre 2016, vuole rafforzare questa posizione e allo stesso tempo raggiungere nuovi e ambiziosi obiettivi. La strategia sottolinea il valore della c.d. “space economy” e il ruolo rilevante che lo spazio può giocare nella vita quotidiana dei cittadini. Pone in evidenza il ruolo centrale della ricerca nel settore spaziale al fine di guidare e plasmare la domanda di prodotti e servizi spaziali e di metterli a disposizione degli utenti.
Occorre altresì incoraggiare l’uso dei dati spaziali da parte del settore pubblico e privato rendendo più semplice l’accesso a questi ultimi attraverso l’eliminazione delle barriere tecniche che si frappongono alla libera consultazione. In questo senso, un ruolo rilevante sarà giocato da schemi di procurement innovativo, quale il pre commercial procurement.
E’ inoltre sottolineata l’importanza di accrescere l’accessibilità ai dati spaziali da parte delle aziende europee e delle start-up. Un altro degli obiettivi che viene in risalto nella Strategia Spaziale europea è l’attrazione di investimenti privati. Lo sguardo è rivolto ai modelli forniti dagli altri grandi attori spaziali (USA,Cina): per raggiungere questo obiettivo è necessaria una linea politica forte capace di massimizzare i benefici economici e sociali che possono trarsi dagli investimenti nel settore spaziale e un migliore dialogo con tutti gli attori al fine di individuare quali sono le necessità degli utenti.
Attraverso la Strategia si vuole rispondere anche alle esigenze di sicurezza e di difesa nell’attività spaziale: in particolare si sottolinea l’esigenza di un quadro normativo chiaro capace di implementare lo sviluppo di applicazioni spaziali nell’ambito dell’Unione Europea.
La dimensione regionale delle politiche spaziali europee
NEREUS ha redatto un Position paper per richiamare l’attenzione sulla dimensione regionale nell’ambito della Strategia, mettendo in evidenza il fondamentale ruolo che sarà attribuito a Regioni ed Enti Locali nell’attività di indirizzo della domanda.
NEREUS si compiace del fatto che la Strategia Spaziale Europea includa anche il livello regionale in particolare:
- attraverso i Fondi Strutturali e di Investimento Europei, la Commissione supporterà la ricerca e l’innovazione negli Stati Membri e nelle Regioni che hanno indicato la ricerca spaziale come una priorità nelle loro Smart specialisation strategies e si impegnerà a facilitare la cooperazione transfrontaliera;
- saranno organizzate campagne di sensibilizzazione a livello regionale e si provvederà alla costituzione di reti di supporto come i Copernicus Relays e i Copernicus Academy;
- la Commissione fornirà assistenza tecnica nell’uso innovativo e nell’approvvigionamento transfrontaliero di soluzioni spaziali, in particolare per quanto riguarda il settore pubblico;
- la Commissione esaminerà modelli alternativi di business (pubblico-pubblico, partenariati tra dettore pubblico e privato) al fine di renderli più efficienti e di individuare nuove forme di finanziamento. Ciò fornirà molteplici opportunità sia per le piccole e medie imprese, sia per le reti imprenditoriali;
- nell’ambito della Nuova Agenda europea per le competenze, la Commissione lancerà una Alleanza settoriale per le competenze (skills) nel settore spaziale/osservazione della terra. Si tratterà di nuove aree di interesse per le autorità pubbliche, le università, l’industria e la ricerca che permetteranno di affrontare le nuove esigenze di qualificazione nel settore;
- la Commissione inoltre migliorerà i processi di consultazione con gli stakeholders, creando anche delle piattaforme loro dedicate, finalizzate ad assicurare che le attività pianificate siano realmente guidate dagli utenti.
Inoltre, grazie all’azione di advocacy condotta da Nereus, la dimensione regionale delle politiche spaziali è espressamente menzionata nell’omonimo Parere del Comitato delle Regioni, relatore Jaadla, e nel Rapporto del Parlamento europeo su questo tema, relatrice Krehl.