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Pisticci: Michele Leone si dimette

Nuovo colpo di scena nella geografia del consiglio comunale di Pisticci che cambia uomini e indirizzi e che vive una fase di contraddizioni che, almeno per il momento, tuttavia, non sembrano avere ripercussioni sulla maggioranza che resta solida. Dopo la revoca della delega all’assessore Francesco Laviola che ha pagato le conseguenze della spaccatura interna del suo stesso partito UDC (del quale è, poi diventato coordinatore locale), sostituito da Antonio Sassone; le dimissioni per motivi personali del consigliere Roberto Cammarota suffragato da Antonio Druda; la costituzione di un gruppo misto ad opera di Vito Pelazza (Popolari Uniti) e Renato Rago (Italia dei Valori), il nuovo colpo di scena, questa volta del tutto inatteso, e’ giunto durante i lavori dell’ultimo consiglio comunale quando il consigliere Michele Leone ha rassegnato le sue dimissioni ed abbandonato l’aula. Già, sindaco della precedente legislatura, Leone aveva appoggiato con l’UDC Vito Di Trani con cui aveva trovato intese programmatiche e stretto una solida alleanza. Poi è giunto il suo disimpegno che, in pratica priva l’amministrazione comunale di un suo prezioso collaboratore, dopo quaranta anni di militanza. Cosa che potrebbe significare anche l’abbandono dalla politica. Ma conoscendo carattere e temperamento dell’uomo è lecito ipotizzare che si sentirà ancora parlare di lui. Leone ha addotto tutta una serie di motivazioni che lo hanno spinto a dimetterei, ricordando come nel 2011 undici consiglieri avevano ratificato la sfiducia da sindaco con atto notarile e che alle seguenti votazioni, sia pure, con sacrificio, aveva stretto con Di Trani un patto per la continuità del programma per il completamento di opere in itinere, che invece non ancora sono state realizzate e fra tutti ha sollevato il problema del Regolamento Urbanistico-Piano Strutturale e della discarica chiusa dal 19 dicembre scorso con il trasferimento dei rifiuti nella struttura di Salandra, che costa alle casse comunali 82 mila euro al mese oltre ai costi di trasporto. Leone ha poi fatto riferimento alle vicende interne del suo partito ed alla revoca di Laviola, precisando di non avere l’intenzione di trasferirsi nella minoranza, per mantenere fede ad un patto d’onore. Per il consigliere di minoranza Andrea Badursi, le dimissioni di Leone costituiscono un dato politico da non sottovalutare, essendo caduto un pezzo dell’amministrazione. Tanto più grave dal momento che Leone, capogruppo e secondo esponente della coalizione, ha denunciato pubblicamente immobilismo e ritardi. “Terminata l’era dei baci e degli abbracci sui palchi -ha aggiunto Badursi- si deve aprire la crisi”.

Giuseppe Coniglio

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