CronacaPuglia

Michele Misseri continua a parlare

All’agenzia Adnkronos, il criminologo Frasco Bruno, lascia le seguenti dichiarazioni, dopo l’ennesima versione/confessione di Michele Misseri: “è la più credibile. In realtà non abbiamo prove che spingono a preferire o a scegliere una versione piuttosto che un’altra, ma questa è certamente la più credibile rispetto alle altre”. 

  “Quello che è certo – ha spiegato Bruno – è che si tratta di un delitto di famiglia che tradisce un odio familiare e al quale tutti hanno partecipato in un modo o nell’altro. Sono convinto che il delitto materiale potrebbe essere stato commesso da Sabrina, perchè il veleno, l’odio che nutriva potrebbe averla portata ad uccidere. Credo che il padre, Michele Misseri, sia stato il capro espiatorio dell’intera vicenda”.
Secondo il criminologo Michele Misseri avrebbe cercato di coprire “la famiglia”, l’omicidio lo avrebbe pianificato ed eseguito materialmente Sabrina. Il padre coinvolto avrebbe cercato di salvare il tutto, nascondendo il cadavere. I rimorsi lo avrebbero poi spinto alla sua prima confessione. Le versioni successive, stando a valutazioni di esperti ed indiscrezioni, sarebbero state la naturale conseguenza del rinnego della sua famiglia. Affermazioni forti della moglie che lo ripudiava, delle figlie, soprattutto di Sabrina che cercava di proteggere, che attaccavano lui,  una famiglia che si è allontanata e voltata contro. Pare che il punto di rottura per Michele Misseri sia stato proprio quello. Se così fosse, si spiegherebbe come può un padre addossare le colpe a sua figlia di un omicidio tanto triste, forse una rivendicazione, si spiegherebbe anche l’espressione sul suo viso durante il nuovo sopralluogo di questa mattina, a metà tra un sorriso di soddisfazione. Misseri ha fatto ritrovare  la presunta arma del delitto, una cintura che i carabinieri hanno rinvenuto all’interno della sua autovettura, già sottosequestro.

(Debora Desio)

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