Michele Misseri si accusa del delitto di Avetrana
Nuova puntata sul delitto di Avetrana. Michele Misseri, zio di Sarah, ha cambiato versione per l’ennesima volta. Colpa del trattore che, quel 26 agosto 2010, non ne voleva sapere proprio di partire, contribuendo così alla morte della ragazza. Il contadino pugliese, dopo la partecipazione domenica alla trasmissione Mediaset ‘Domenica 5’, ha raccontato ai giudici la sua verità, l’ennesima appunto. Diversa dall’ultima volta che ha parlato davanti ai magistrati, il 19 novembre 2010, quando nel corso di un incidente probatorio molto lungo, dinanzi alle parti processuali e a sua figlia Sabrina, confermò che era stata proprio quest’ultima a uccidere Sarah.
Misseri ha consegnato al gup Pompeo Carriere un memoriale di 21 pagine, nel quale ripercorre ciò che accadde quel giorno di agosto nella sua abitazione di via Deledda, con dichiarazioni spontanee, e anche con qualche lacrima. “Non avevo buoni rapporti con mia moglie, perché russavo – ha detto Misseri – quel giorno mi sentivo un forte mal di testa. Sono andato in banca a consegnare un assegno, sono tornato a casa, ho mangiato e poi sono sceso in garage. Erano all’incirca le 14,20. Ero incazzato, urlavo. Ho visto scendere mia nipote (Sarah, ndr) che mi ha chiesto il perché delle urla, io l’ho presa alle spalle. Mi ha dato un calcio, così ho preso una corda e l’ho strangolata, le è sfuggito il cellulare e non ha suonato più, è finita con il collo sul compressore, che si è rovesciato.” Il gup ha chiesto a Misseri dove fosse finita la corda, e lui ha risposto: “L’ho buttata in un cassonetto assieme alle infradito di Sarah. Per due volte, nei giorni precedenti l’omicidio, ho fatto avances sessuali su mia nipote”.
Il giudice Carriere ha anche messo in guardia Misseri circa le sue accuse rivolte all’avvocato Galoppa e alla criminologa Roberta Bruzzone, ma la risposta di Misseri è stata sprezzante: “Non me ne frega nulla, se ci troviamo in questa situazione è solo colpa loro. Mi hanno indotto a cambiare versione, a tirare in ballo mia figlia e mia moglie. Ma loro sono innocenti”. Sabrina ha seguito l’interrogatorio , versando lacrime, e aggiungendo “mio padre è un vigliacco”.