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Migliaia di partecipanti alla due giorni dell’Altro Vertice

Si è concluso ieri, con un concerto con Municipale Balcanica, Foja, Tuppi e tanti altri, l’Altro Vertice, un appuntamento di due giorni organizzato a Parco 2 Giugno dal coordinamento Molti più di 7. Due giornate dense di attività, fra laboratori, mostre, dibattiti, live painting, concerti e spettacoli, che hanno visto la partecipazione di migliaia di persone, nonostante gli allarmismi degli ultimi giorni.
L’Altro Vertice si è aperto venerdì pomeriggio, con un laboratorio sui conflitti ambientali che ha visto la partecipazione di A Sud Onlus, del Coordinamento Nazionale No Triv, del Comitato No Tap, del Movimento No Tap e del Comitato Pugliese Acqua Bene Comune, oltre che di tanti partecipanti da tutta la regione. Un pomeriggio dedicato all’ambiente, con il successivo dibattito su democrazia e modello di sviluppo, per passare al primo concerto della due giorni, che ha visto fra gli altri gli U’ Papun sul palco davanti a centinaia di spettatori.
Sabato mattina un secondo momento di confronto fra esperienze territoriali, con il laboratorio su migrazioni e nuovi modelli di accoglienza organizzato con Inuit, Casa delle Culture, Missionari Comboniani e Arci. E nel pomeriggio tante attività: il laboratorio di espressione del corpo a cura del maestro Enrico Caruso, letture per bambini, live painting ed esposizioni hanno riempito parco 2 giugno. In serata, l’ultimo dibattito dell’Altro Vertice, sul tema di welfare e diseguaglianze. Davanti ad una platea di oltre cento persone di tutte le età, sono intervenuti Susan George, politologa e sociologa franco-statunitense presidente del Transnational Institute di Amsterdam, Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, Michele De Palma della segreteria nazionale della Fiom Cgil, Leopoldo Nascia di Sbilanciamoci e Giacomo Cossu della Rete della Conoscenza.
“Per il ministro Padoan il vertice del G7 di Bari doveva essere un’occasione per la lotta alle diseguaglianze, ma come in tutte queste occasioni oltre la facciata c’è il nulla. Non ci accontentiamo dei proclami, servono risposte concrete per redistribuire la ricchezza in Italia e nel mondo» dichiarano i promotori del coordinamento Molti più di 7 (Rete della Conoscenza, Unione degli Studenti, Arci, Cgil, Sinistra Italiana e Missionari Comboniani).
“In questi giorni la nostra città è stata completamente militarizzata, il centro è diventato un’enorme zona rossa all’interno della quale si sono rinchiusi i ministri dell’economia per prendere decisioni che ancora una volta non rispetteranno i bisogni delle persone. A questo abbiamo voluto contrapporre una zona aperta e attraversabile, un parco cittadino all’interno del quale discutere dal basso di ambiente, migrazioni, economia: crediamo che solo a partire dalla lotta alle diseguaglianze si possa costruire un mondo diverso”.

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