Migranti, ecco i primi effetti delle misure anticaporalato
“Gli effetti della nuova normativa contro il caporalato sono concreti. Le misure adottate dalla Prefettura di Potenza e dalle forze dell’ordine, dall’Ispettorato del lavoro hanno consentito che dal primo gennaio al 6 giugno nell’area del Bradano venissero assunti regolarmente, nel comparto agricolo, 1724 lavoratori e lavoratrici italiani, 531 stagionali extracomunitari e 300 neo comunitari. Si tratta di numeri importanti in vista della prossima campagna di raccolta del pomodoro. Nel 2016 furono assunti oltre 1300 stagionali comunitari e non. La quasi totalità dei lavoratori risiede nelle case, al netto di qualche decina di migranti ora domiciliati in strutture fatiscenti realizzate in luoghi disagiati di Venosa e Montemilone.
Si tratta ora di verificare la congruità delle giornate effettivamente lavorate rispetto a quelle indicate al Centro per l’impiego di Lavello che da anni svolge un ruolo importante con la gestione delle liste di prenotazione e del sistema Basil, unico in Italia, che permette in tempo reale di incrociare domanda e offerta di lavoratori e imprese. Il compito di verificare la congruità del rapporto di lavoro, in tutti gli aspetti, tocca all’Inps, Inail ed Asp con la presenza sempre più attiva dell’Ispettorato del lavoro. A queste strutture sono state fornite le anagrafiche del Basil. Nella riunione di ieri del Coordinamento regionale sono state definite le ulteriori misure necessarie alle realizzazione delle iniziative previste nel protocollo attuativo anticaporalato. La prossima settimana saranno resi noti i dati dell’area Metapontina.” Lo afferma Pietro Simonetti, Coordinamento politiche migranti e rifugiati della Regione Basilicata.