MIM in mostra nei sassi
Dopo una lunga attesa, non ha deluso le aspettative la duplice mostra dal titolo ‘Super Comfort’ e ‘Disagevoli Ozii’ inaugurata a Matera nella suggestiva cornice della chiesa rupestre di San Nicola dei Greci, nel cuore dei Sassi. La mostra, che resterà aperta al pubblico fino al 20 gennaio 2011, racconta, da una parte, la storia del design italiano reinterpretata dai più importanti designers con l’utilizzo di forme originali e materiali innovativi, dall’altra, invece, proprio nella terra che ha basato il suo sviluppo sul comparto del mobile imbottito, ha dato vita alla fusione tra il più sofisticato design nazionale e la migliore tradizione dell’artigianato locale attraverso nuove forme di progettualità.
In particolare, otto sono i prototipi di design sperimentale esposti nell’area del Convento di San Nicola dei Greci, in cui forme sorprendenti, materiali innovativi come corde, pietra, tessuti morbidi ed elastici, e l’uso attento dei colori, si fondono in sofisticate sedute, veri e propri complementi d’arredo, capaci di evocare il comfort psicologico.
Questa iniziativa è nata dall’interazione tra il Progetto MIM Design (Mobile Imbottito Matera), promosso dalla Regione Basilicata, e la Fondazione Biennale di Venezia, attuata a Matera nel novembre scorso per rilanciare proprio il Distretto del Mobile Imbottito ormai in crisi.
Il successo dell’iniziativa è, in gran parte, da attribuire a partner prestigiosi, quali il Politecnico (Poli Design) di Milano, Arthur D. Little, la Proàgo di Lecce e l’azienda materana Graficom, ormai una certezza della realtà nell’ambito del design e della grafica in generale.
Il progetto ha coinvolto quasi un centinaio tra giovani designer, professionisti, artigiani-imprenditori e studenti del Politecnico.
I cittadini materani hanno ben accolto questa iniziativa, chiara occasione di crescita per il territorio, e sono accorsi numerosi all’inaugurazione della mostra.
Anche le istituzioni non hanno fatto mancare il loro sostegno, evidenziando le potenzialità di sviluppo economico e culturale di questa collaborazione in cui la creatività e l’innovazione viaggiano di pari passo alla tradizione territoriale più radicata.