Il Ministro dello Sviluppo Economico autorizza il programma predisposto dal commissario straorinario avv. Bartolo Cozzoli
Con decreto del 13 febbraio 2015, il Ministro dello Sviluppo Economico, dott.ssa Federica Guidi, a seguito di esame e valutazione, ha autorizzato l’esecuzione del Programma presentato in data 21 settembre 2014 dal Commissario Straordinario, avv. Bartolo Cozzoli, e relativo all’Amministrazione Straordinaria della Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza. Secondo il Ministero, il Programma – che in data 12 dicembre 2014 aveva già ricevuto il parere favorevole del Comitato di Sorveglianza- risponde “ai criteri indicati dall’art. 56, commi 1 e 2 del decreto legislativo 270/99” e, pertanto, valuta “positivamente l’idoneità del Programma medesimo, al realizzo delle finalità della procedura di amministrazione straordinaria”.
Il “Programma Cozzoli” prevede la cessione a terzi dell’attività e del patrimonio della Congregazione delle Ancelle della Divina Provvidenza. Adesso, ai sensi della c.d. “Prodi-bis”, il Commissario Straordinario avrà un anno per addivenire alla cessione e per far ciò dovrà previamente mettere in campo interventi di riduzione della spesa ed aumento dei ricavi, finalizzati a restituire equilibrio economico nella gestione dell’Ente Ecclesiastico (che il Tribunale di Trani aveva dichiarato “insolvente” in data 21 gennaio 2014).
Il Commissario Straordinario, nel rimarcare il grande lavoro di tutti coloro (in primis Ministero dello Sviluppo Economico e Tribunale di Trani) che attraverso la loro azione hanno, o stanno ancora, contribuendo al salvataggio dell’Opera fondata da Don Uva, evidenzia che “la cessione a terzi è finalizzata alla continuità e rilancio dell’attività aziendale ed alla massima soddisfazione possibile delle legittime aspettative dei creditori”.
Secondo l’avv. Cozzoli, “si chiude così, dopo poco più di un anno dall’avvio della procedura di Amministrazione Straordinaria, la prima fase di salvataggio. A questa, seguirà una seconda fase, certamente non meno impegnativa, relativa all’attuazione del citato Programma dal quale dipenderanno le sorti dell’Ente. L’auspicio è quello di far ripartire la Casa Divina Provvidenza, in un contesto aziendale sano, favorevole e collaborativo, utile a raggiungere rapidamente quel livello di qualità e di efficienza indispensabile per la prosecuzione aziendale ed a cui alacremente ci si è dedicati in questi mesi”.