Moliterno, seconda giornata del festival “Moliterno in corto”
“I cortometraggi rappresentano un aspetto importante per tutti i movimenti di nuovo cinema che a partire dagli anni cinquanta e, soprattutto nel decenni successivo, attraversano le cinematografie di tutto il mondo, mettendo in discussione tutte le dinamiche,rinnovandole al loro interno e ponendosene in metta alternativa. In questo periodo cambia profondamente il contesto di produzione e circuitazione in cui possono trovare spazio i nuovi registi e le nuove tecnologie”. E’ il commento del cinecronista Mimmo Mastrangelo, ideatore e curatore delle dodicesime giornate di “Moliterno in corto” , rassegna cinematografica sul formato breve promossa dall’Assessorato alla cultura del comune valligiano.
Negli anni ’60 nel comune lucano, durante la costruzione della Diga del Pertusillo, è stato girando il corto “L’ultimo acquaiuolo” (1962) del regista Dore Modesti (già marito dell’ex-annunciatrice televisiva Gabriella Farinon). La pellicola racconta la storia di un contadino-fattucchiero che con un barile porta l’acqua dal paese per dare ristoro agli operai che lavorano sul cantiere della Diga. Un film di cui, dopo un passaggio moltissimi anni fa al ‘Festival della Montagna’ di Trento se ne erano perse la tracce, ma una copia della pellicola, in formato 16mm è stata riconvertita su supporto in dvd grazie alla consulenza del regista lucano Prospero Bentivenga e al lavoro di un montatore napoletano -mago della pellicola napoletano. Oltre a “L’ultimo acquaiuolo” le altre opere che verranno presentate questa sera al Cine-Teatro Pino (ore 21.00) sono “Tutti gli uomini del presidente” del lagonegrese Andrea Filardi, “Soffio” di Nicola Ragone, “L’aeroplano” di Maria Cristina Di Stefano e “Mohamed e il pescatore” di Marta Zaccaron.