Mostra fotografica su mons. Vincenzo Cavalla “Il profeta della gioia”
Il 14 febbraio prossimo ricorre il 60° anniversario della scomparsa di Mons.Vincenzo Cavalla. Nacque a Villafranca d’Asti il 18 aprile 1902 e, per volere di Papa Pio XII, divenne arcivescovo di Matera e Acerenza (allora unite) nel 1946 succedendo al benedettino Anselmo Pecci pastore della stessa chiesa per ben 38 anni, dal 1907 al 1945. Mons. Cavalla, che in Basilicata giunse accompagnato da fama di grande bontà, entrò in Acerenza il 1° dicembre mentre il giorno dell’Immacolata fece il suo ingresso nella città dei Sassi. Laureato in Lettere e Filosofia e Sacre Scritture, conosceva 12 lingue (vive e morte, compreso l’aramaico). Impegnato, iperattivo e sempre presente, favorì incontri tra i politici dell’epoca per la formulazione e la realizzazione della legge sul risanamento dei Sassi. Cavalla fu un vescovo che il popolo aveva esaltato per le sue doti di carità e di amore; fu un uomo che cercava di soddisfare le esigenze di chiunque bussasse alla sua porta. Qualcuno lo definì il San Martino dei tempi moderni, non sbagliava. Il 14 febbraio 1954, colto da emorragia cerebrale, Vincenzo Cavalla morì lasciando sgomento il suo popolo che si strinse fortemente intorno al proprio arcivescovo. Questa figura che bisognerebbe far conoscere maggiormente anche alle nuove generazioni sarà ricordata con una solenne celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Salvatore Ligorio nella Chiesa di San Francesco d’Assisi il 13 febbraio 2014 alle ore 18,30 e, successivamente, alle ore 19,30, sarà inaugurata presso il Circolo Culturale L’Atrio una mostra fotografica dagli archivi di Vincenzo Sarra e Nino Vinciguerra in ricordo del Profeta della Gioia. La mostra resterà aperta dal 13 al 16 febbraio.