Movimento Tutela Valbasento scrive alla Regione Basilicata
Il “Movimento Tutela Valbasento”, in data 27.01.2019, ha trasmesso all’Ufficio regionale di Compatibilità Ambientale le sue Osservazioni relative all’istanza di riesame con valenza di rinnovo dell’AIA di Tecnoparco. Il comitato ambientale, in base alle criticità e problematiche emerse dall’analisi del documento autorizzatorio dell’azienda valbasentana che a Pisticci Scalo smaltisce reflui industriali, chiede alla Regione Basilicata di esprimere giudizio negativo al rinnovo dell’autorizzazione in questione.
Il
Movimento ha subito ricordato nella premessa delle sue osservazioni che, pur
essendo scaduti formalmente i termini per l’invio di questo tipo di
documentazione, si può facilmente constatare come anche l’intero iter
istruttorio del riesame in oggetto abbia superato da oltre due anni i termini
previsti dalla legge per la sua conclusione.
Ma quali sono le principali criticità, a giudizio degli attivisti? In primis,
il fatto che la Regione avrebbe autorizzato Tecnoparco a realizzare sul suo
impianto delle modifiche che ha ritenuto “non sostanziali”. A detta di MTV,
invece, tali modifiche dovrebbero
ritenersi “sostanziali”, in quanto,
“se da un lato non comportano un aumento o una variazione qualitativa delle
emissioni, dall’altro alterano le condizioni di convogliabilità tecnica delle
stesse”. Tali modifiche, che avrebbero dovuto obbligare Tecnoparco a presentare
una nuova domanda di riesame, sono sopraggiunte quando ormai il procedimento di
riesame con valenza di rinnovo dell’AIA risultava avviato da oltre due anni, e
pertanto hanno inficiato l’intero iter
istruttorio.
La questione più eclatante sollevata da MTV riguarda, però, il capitolo miasmi:
dopo aver ricordato che nell’ottobre del 2014
l’Arpab rilevò a Pisticci Scalo ben 247
superamenti di idrogeno solforato rispetto al valore guida dell’Oms
(campagna interrotta in maniera inattesa per la rimozione del contatore Enel
della centralina), il Movimento ha sottolineato come, terminato quel
monitoraggio, non è stata più effettuata alcuna altra campagna di misurazione
che rilevasse i valori di H2S presenti nell’aria, nonostante i miasmi si siano ripetuti negli anni successivi, fino ai giorni nostri (come
attestato dalle numerose dichiarazioni spontanee rilasciate dai cittadini del
luogo e presenti nel documento inviato in Regione). Inoltre, via Anzio avrebbe
usato “due pesi e due misure”, tra Valbasento e Val d’Agri, in merito ai limiti
di riferimento per le emissioni di idrogeno solforato (come si evince dalla DGR
n. 983 del 6 agosto 2013). Altra questione sollevata in merito ai miasmi,
riguarda la possibilità di considerare come forma di inquinamento anche le molestie
olfattive, pur in presenza di impianti muniti di autorizzazione, come
confermato da recenti sentenze della Corte di Cassazione.
Altro punto critico sarebbe poi quello relativo al cosiddetto “parametro salute”: l’Autorizzazione
Integrata Ambientale, infatti, non dovrebbe limitarsi a verificare il solo
rispetto dei limiti di emissioni degli inquinanti e le relative tecniche di
disinquinamento (B.A.T.), ma dovrebbe anche tener conto degli effetti che tali
emissioni possono produrre sui recettori umani e sulla loro salute. Per
dimostrare la “compatibilità ambientale” di un impianto industriale, inoltre,
assume un grande rilievo il Parere Sanitario del Sindaco, che dovrebbe
contenere una valutazione sulla rilevanza sanitaria delle emissioni
dell’impianto stesso.
Infine, ma non certo per ordine d’importanza, la questione relativa alla radioattività. Secondo MTV, infatti, la Regione
avrebbe del tutto disatteso l’impegno,assunto nel 2014, relativo a campionamenti e analisi periodiche per determinare e
verificare lo stato radiologico dell’area della Valbasento. Per questo, gli
attivisti ritengono indifferibile “effettuare indagini in tal senso per avere
dati certi in materia e, fino ad allora, non consentire a Tecnoparco la
continuazione delle attività strettamente connesse alla presenza di
radionuclidi, riscontrati nei reflui provenienti dal Cova di Viggiano”.
Si allega di seguito il link delle Osservazioni inviate in Regione, contenenti
anche le dichiarazioni delle
molestie olfattive avvertite dagli abitanti
di Pisticci Scalo, e il verbale
Arpab del 30.10.2014 relativo alla rimozione
dell’alimentazione elettrica della centralina di rilevazione della qualità dell’aria
a Pisticci Scalo: https://bit.ly/2GeWvDA