Comunicati

Nasce una nuova realtà politica santermana: èPolitic@

Si terrà Sabato 5 Aprile 2014, presso la Sala Conferenze “Giandomenico” del Palazzo Marchesale alle ore 18.00, la presentazione del nuovo progetto politico per Santeramo, battezzato con il “naming”: èPolitic@.

Il gruppo si rivolge a tutti con un imperativo esortativo: “#collegati al futur ”. Pertanto, tutta la cittadinanza è invitata a prendervi parte.

“èPolitic@” dispone di canali multimediali, i social network, come la pagina Facebook : èPolitica e Twitter: @ePoliticaSant e di un sito Intenet che garantirà l’aggiornamento dei contenuti dell’attività del gruppo: www.e-politica.org.

Nell’assennato tentativo di rinfrescare il centro-destra santermano, l’ex candidato sindaco ed attuale consigliere comunale di minoranza (già da tempo dichiaratosi indipendente dal Pdl, dal momento successivo alla scissione interna al partito), l’Avv. Giovanni Riviello, ha scelto l’abito giusto per fare da padrino al movimento: mani nude, piedi scalzi e mente lucida (non necessariamente nell’ordine descritto).

“èPolitic@” è un gruppo giovane, nato dalla volontà di numerose persone di diversa matrice sociale ed occupazionale e di diversa esperienza politica, che non intendono fare “partito”, bensì “piazza”.

Questa nascente realtà, più che porsi come “partito politico” in senso tradizionale e masticato (e spesso mal digerito), vuole essere “l’elogio della ragion politica” possibile, tangibile, responsabile, partecipativa e trasparente.

La politica, intesa dai sostenitori di “èPolitic@” (che durante le settimane precedenti alla conferenza, hanno preparato insieme un operoso sodalizio infuso di “corrispondenza di amorosi sensi” in termini di idee, iniziative e ricerca), è spirito di servizio, confronto aperto con la cittadinanza e ripudio delle politiche di governo oscure, quelle che si auspica di far morire di solitudine perché ispirate agli affari (propri).

Un modo di far politica che non intende negoziare con squalificati (definizione da intendersi volutamente non modesta) governi territoriali e partiti politici impregnati di comprovata sudditanza verso leader che, con la loro politica “di vetrina”, sono riusciti a svendere la credibilità di un’arte nobile come quella di esercitare gli interessi della “polis”, per noi: “du paìs mì”.

Nessun tentativo di propinare ai cittadini ampolle d’oro profetiche, ma uno slancio vitale verso una Santeramo più produttiva, promotrice di iniziative economiche, sociali e culturali, responsabile del futuro quanto del presente.

Una politica che utilizza un’etichetta, un nome, un riferimento adagiato in un simbolo, solo ed unicamente per essere facilmente riconoscibile, per giocare a carte scoperte; non per dimostrare di indossare un abito griffato (ma di scarsa fattura) ed indossato, peraltro a caro prezzo, con spese a carico degli elettori e dei contribuenti.

Ai canali politici pronti solo a drenare soldi non sempre per fini politici, culturali e sociali, si vuole sostituire un’inondazione di idee concretizzabili, di progetti da mettere in cantiere che non imputridiscano su carta, posta agli arresti domiciliari da una burocrazia che giova solo a pochi.

Fermo restando che le realtà comunali locali come la nostra devono patteggiare, ma soprattutto battagliare, con Istituzioni “big”: le Regioni e lo Stato, che sottopongono i Comuni a “norme dall’alto” che lasciano a digiuno la nostra autonomia.

Tutto questo non deve indurre a pensare che “èPolitic@” custodisca i segreti della Resurrezione o che rappresenti una sorta di Panacea del XXI secolo.

L’ambizione maggiore è quella di realizzare programmi possibili, di comprendere e studiare insieme i meccanismi di funzionamento della macchina amministrativa, rispondere alle esigenze prioritarie del mondo del lavoro, dell’istruzione, della salute e dell’economia santermane.

Tutto questo, messo in opera grazie anche a coloro che vorranno sposare la causa della nostra Santeramo armandosi di buona pazienza e spirito di condivisione insieme agli amici di èPolitic@. Che alla fine della fiera, altro non sono che i vostri parenti, i vostri vicini di casa, i vostri colleghi.

Come quando, alla Domenica, nei quartieri di Santeramo si ha la sensazione di poter banchettare tutti insieme, per via del profumo della pasta al forno che si avverte a fior di naso, di pelle e di orecchie un po’ per tutte le vie.

La pasta al forno, sinonimo di abbondanza, prosperità, benessere, rispetto della tradizione, unione in famiglia.

Perciò, non una politica eversiva e dissacratoria. Piuttosto, un recupero/rinnovamento dell’impalcatura democratica che ci consenta di godere un giorno in più della pasta al forno e qualcuno in meno dello stufato di verdure.

E la metafora culinaria, in una terra come la nostra, è più un dovere che un gioco di parole.

Movimento politico “éPolit@”

Ufficio comunicazione e relazioni esterne

 

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