Nel Pollino Lucano, ritorna d’attualità il problema dei cinghiali
A Noepoli, ridente località lucana, posizionata nel Parco Nazionale Pollino, ritorna d’attualità il problema cinghiali che continuano a “devastare” pregiate coltivazioni ortofrutticole tipiche e biologiche, arrecando notevoli danni economici ed ambientali ad un territorio in costante ascesa sotto il profilo turistico ed enogastronomico. E’ doveroso precisare che i danni causati dai cinghiali e le relative azioni di prevenzione da intraprendere, in numerosi paesi ricadenti nel territorio dell’Ente Parco del Pollino sono state oggetto di numerosi meetings, organizzati a Rotonda, da parte della giunta dell’Ente Parco Nazionale del Pollino ma non hanno sortito, purtroppo, finora, gli effetti desiderati. Sono stati stanziati prontamente dall’Ente Parco, fondi per risarcire una parte dei danni subiti e saranno stanziati altri fondi, con il sostegno dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Basilicata, per recintare con reti metalliche vaste aree del territorio, per limitare il gravissimo fenomeno e gli ingenti danni provocati alle coltivazioni da questi “incontrollati animali”. L’imprenditore agricolo Francesco Marino chiede alla Dirigenza dell’Ente Parco Nazionale del Pollino di intervenitre con la massima urgenza con azioni mirate ed efficaci, utili a limitare lo scempio delle colture ortofrutticole, attuate da questi animali. Marino dichiara di aver subito notevoli danni economici e di vedersi costretto, in un prossimo futuro a ridurre la forza lavoro, se non saranno intraprese in tempi brevi, concrete azioni di tutela del fenomeno cinghiali.
Guarda l’intervista dell’imprenditore Francesco Marino: