Nessun rincaro in Puglia per l’estate 2015. I lidi più convenienti sono nel Gargano e nella Bat
I lidi più economici sono quelli del Nord della Puglia, mentre quelli più cari si trovano verso Sud. Dal Gargano al Salento, punte estreme della Puglia, i prezzi delle spiagge per l’estate 2015 sono sostanzialmente gli stessi dello scorso anno. Ed il motivo è legato alla crisi, che spinge i gestori dei lidi a non aumentare i prezzi, con il rischio di ritrovarsi lettini e ombrelloni vuoti anche ad agosto.
Ma questa è solo una delle ragioni. Il perché lo ha spiegato Antonio Capacchione, presidente regionale del Sib (Sindacato Italiano Balneari): “Le tariffe 2015 sono inalterate rispetto al 2014, perché non c’è stato aumento del canone di concessione demaniale. Anzi, poiché il canone viene aggiornato sulla base dell’indice Istat, quest’anno è diminuito dello 0,1%”.
Il canone si paga in base ai metri quadrati occupati. Ci sono differenze a seconda che si tratti di aree su cui vi sono strutture fisse in pietra o di aree con strutture amovibili. Sulle prime, infatti, il canone è più elevato, e questo spiega anche i differenti esborsi dichiarati dai concessionari: il canone più basso è quello pagato dal ‘Sabbiadoro’ di Monopoli e dal ‘Maldive del Salento’ di Salve (6mila euro), mentre il più alto quello dell’Atlantis di Otranto (30mila euro).
“Tuttavia il canone – continua Capacchione – è solo una componente del costo dello stabilimento balneare su cui pesano Iva, Tari e Imu”. L’Iva è al 22% anzichè al 10% come per tutte le imprese turistiche; la Tari, invece, si applica su tutta la superficie con una riduzione massima del 30% (anziché del 70% come avviene per le attività annuali), perché la stagione lavorativa è di quattro mesi al massimo; i gestori dei lidi, inoltre, sono gli unici non proprietari a pagare anche l’Imu. Per questo, le tariffe per i servizi offerti dai lidi possono essere alte anche se il canone di concessione è contenuto.