Nessuna fase di stallo nei programmi formativi della Basilicata con Fiat
L’accordo che Fiat ha messo in campo con il Politecnico di Torino e l’università canadese di Windsor per formare “ingegneri dell’autoveicolo” (di cui oggi la stampa ha dato notizia evidenziando un presunto ritardo della Basilicata) in Basilicata rappresenta il passato e nemmeno tanto prossimo. Già nell’anno accademico 2007/2008, infatti, un accordo tra Regione, Università della Basilicata e Fiat consentiva di realizzare un Master Universitario di II Livello in “Ingegneria Industriale” in collaborazione con Fiat e precisamente con l’Isvor, l’Istituto fondato nel 1972 dalla casa Torinese per la formazione e l’aggiornamento del proprio management.
In particolare, quell’intesa consentì di formare figure in grado di operare nel campo della gestione ed organizzazione dei sistemi produttivi, in grado di valutare gli aspetti tecnico-economico e di dare un apporto competente alla formulazione di strategie efficaci ai fini del miglioramento delle performance del sistema produttivo. In particolare gli ingegneri formati hanno avuto modo di acquisire competenze nella conoscenza e gestione di un impianto di produzione automatizzato (principali tipologie e tecnologie di lavorazione nel settore automobilistico, l’automazione negli attuali sistemi produttivi) e gestione di una linea di produzione di un impianto di produzione automatizzato (tecniche di gestione della produzione, della gestione e movimentazione dei materiali, valutazione dell’affidabilità di un impianto industriale, gestione della strumentazione in regime di assicurazione qualità). Si tratta di un percorso che ha consentito a diversi giovani lucani di inserirsi nel mondo del lavoro sia in Fiat che in altre aziende di primaria importanza, facendo esperienze in Italia e nel mondo. Pensare che, a maggior ragione alla luce delle positive esperienze in Basilicata, il modello non soffre replicato altrove sarebbe illusorio.
La Basilicata, invece, lavora a mettere in campo ulteriori iniziative tra cui appunto il Campus di Melfi. In proposito va detto che l’iter di realizzazione è tutt’altro che “al palo” e la procedura per la realizzazione della struttura è stata rallentata solo dal ricorso di una delle aziende che hanno preso parte alla gara di appalto bandita dal Comune di Melfi, cui la Regione ha affidato l’incarico. Intanto è già stato selezionato il progetto esecutivo per la realizzazione di un Corso di Alta Formazione Specialistica, finalizzato allo sviluppo di competenze sulle nuove metodologie di produzione nel settore automobilistico, destinato ad altri 30 laureati lucani che potranno seguire quattro corsi di studio della durata di 18 mesi.
Il primo sarà di “Assembly” (assemblaggio) in cui ci si specializzerà in operazioni auto adattative, tecnologie per giunzioni estetiche, tecnologie per giunzioni ad alta efficienza energetica, tecnologie di giunzione meccanica ed adesivazione e metodologie di montaggio.
Il secondo laboratorio sarà di “Quality” (qualità) con specializzazioni su sistemi di visione, sistemi di montaggio, e analisi metallografiche.
Il terzo laboratorio, quello di “Modeling” (modellismo) approfondirà realtà virtuale, logistica e analisi numeriche, mentre il quarto e ultimo laboratorio “Environment” (ambiente) sarà mirato sulle metodologie per il rilievo e l’analisi dei dati di consumo energetico, metodologie per l’eco sostenibilità dei processi produttivi e sull’ergonomia.