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Nessuna speculazione sulla zona Paip a Matera, chiarimenti del gruppo di maggioranza

“Non ci saranno nuovi boschi verticali nelle aree produttive di Matera, il nostro provvedimento chiarisce senza possibilità di interpretazioni che il Paip era e resterà Paip, ma con i chiarimenti che sono stati votati in maniera sacrosanta; stiamo dicendo alla città e agli uffici come applicare correttamente la tabella dell’articolo 48, per salvaguardare e migliorare le condizioni di un tessuto produttivo importante per la storia e, soprattutto, il futuro della nostra città”. A chiarirlo è l’intero gruppo di maggioranza del Comune di Matera, dopo il clamore mediatico sulla classificazione d’uso degli edifici, gli aspetti di dettaglio della disciplina del Paip e i perimetri dei Piani sovraordinati. “Modificare i piani, aggiornarli, precisarli, aggiungere e togliere contenuti -proseguono i consiglieri di maggioranza- è un’azione che non va temuta, quando le finalità di questi provvedimenti sono rivolte ai cittadini, al miglioramento degli spazi di vita quotidiana e di lavoro. Anzi, il Regolamento urbanistico, in altre realtà denominato “Piano del sindaco”, deve essere aggiornato periodicamente, in media ogni 5 anni, proprio perché normare le trasformazioni urbanistiche, anche di recupero, rinnovo, rigenerazione all’interno del tessuto urbano diventa stringente e necessario. Differente è e sarà con il Piano strutturale, che invece ha una durata e visione di medio e lungo termine (sempre riferendoci ad altre realtà di 15-20 anni) perché agisce nel territorio rurale e aperto. Quindi, non ci saranno stravolgimenti della città e speculazioni”. Chiarezza è stata annunciata anche sulla procedura: “Grazie a interlocuzioni che l’assessore e gli uffici hanno avuto con gli enti sovraordinati, in primis la Regione ma anche l’Asi, e l’Ente Parco, si è ritenuto giusto procedere con la variante normativa cosiddetta “semplificata” (ovvero il comma 6 bis della legge urbanistica regionale), perchè non va ad incidere sulla densità edilizia e sui regimi d’uso. Questo non ha escluso ovviamente il processo partecipativo, perché abbiamo adottato il provvedimento lo scorso 4 novembre, lo stesso è stato poi pubblicato, non ha ricevuto nessuna osservazione, è stato inviato a tutti gli enti competenti (anche questi non hanno avuto nulla da eccepire) e approvato in Consiglio. Questo provvedimento rappresenta uno strumento utile per agevolare anche l’attività dei tecnici professionisti, impegnati quotidianamente in questa città per contribuire al suo progresso e alla sua crescita e invitiamo pertanto tutti gli ordini professionali a divulgarlo”.

 

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