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Nota dell’assessore pugliese Stea sui cambiamenti climatici

Una nota dell’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Stea.

“Nella sua ultima enciclica il Papa ci ricorda che “meritano una gratitudine speciale quanti lottano con vigore per risolvere le drammatiche conseguenze del degrado ambientale nella vita dei più poveri del mondo”; poi continua dicendo: “i giovani esigono da noi un cambiamento. Essi si domandano com’è possibile che si pretenda di costruire un futuro migliore senza pensare alla crisi ambientale e alle sofferenze degli esclusi”. Ecco con queste parole di Francesco voglio esprimere la mia gratitudine a tutte le ragazze e a tutti i ragazzi che oggi in ogni parte del mondo e delle nostra Puglia stanno manifestando contro i veleni che soffocano la Terra. Greta Thunberg esorta gli adulti ad agire, “non c’è più tempo” sottolinea la giovanissima attivista svedese. Siamo tutti con lei, e non potrebbe essere diversamente, ciascuno di noi per il proprio ruolo, perché l’ambientalismo reale non può essere un business, comincia dai piccoli gesti quotidiani e investe tutte le isituzioni locali, nazionali e mondiali.

Non dimentichiamo come le Regioni siano state un vero fattore di progresso del nostro paese anche in materia ambientale e in rapporto alla raccolta differenziata dei rifiuti, atteso che lo Stato Centrale nei meandri dei suoi corridoi, non può per definizione riuscire a comprendere le problematiche delle aree vaste e dei comuni, dei distretti produttivi e delle famiglie, in particolare qui al Sud.

E’ questo l’esempio da fare per la Puglia che vogliamo e per cui stiamo lavorando per creare uno dei motori di una nuova epoca, anche procedendo all’approfondimento delle tematiche ritenute indispensabili per affinare le modalità di tutela del nostro patrimonio naturalistico e della salute dei cittadini.

 Eppure la strada è irta e ricca di ostacoli. Ricordo che gli obiettivi, in materia non devono essere solo comunali, o locali, ma riguardano una sfida planetaria, e in questo momento storico ognuno è chiamato a fare la sua parte. Ci sono buone premesse di riuscire, ed è importante che i cittadini siano ben consci e che siano parte attiva di questo cambiamento.

Si tratta di un cambio culturale necessario, e non solo perché lo impone la legge. Personalmente sono convinto dell’importanza di una capillare campagna di comunicazione che mira a raggiungere tutti i cittadini e le attività coinvolte. Campagne di comunicazioni che devono cominciare già nelle scuole per formare italiani profondamente rispettosi dell’ambiente e consci della fondamentale importanza della salvaguardia del nostro ecosistema”.

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