Nota di Fratelli d’Italia Basilicata su olio tunisino
L’olio tunisino continuerà ad entrare in Europa senza dazi.
L’Europarlamento ha approvato l’accordo che prevede l’importazione di una quota aggiuntiva di 35 mila tonnellate di olio tunisino in più all’anno e senza alcun dazio (a fronte di un totale di 1,2 milioni di tonnellate introdotte ogni anno). Il sì è arrivato con 500 voti a favore, 107 contrari e 42 astenuti. Un colpo per i produttori italiani, che temono l’arrivo di un prodotto a costi ( e non solo ) sensibilmente inferiori a quello dell’extra vergine made in Italy. Tra i diversi europarlamentari che hanno votato per il si vi è anche il nostrano Gianni Pittella.
Fratelli d’Italia insieme con Gioventù Nazionale innanzi a tale decisione del parlamento europeo non possono esimersi dall’aprire una riflessione circa le ripercussioni che tale provvedimento potrà avere sul nostro territorio e non solo ma soprattutto su quali saranno le tutele che il nostro governatore regionale intenderà realizzare in loco dopo il Si del fratello all’olio tunisino. Insomma tra i due la linea da adottare non è poi così chiara ma in ogni caso, a nostro avviso, si rende necessaria una programmazione regionale seria ed efficiente a tutela degli agricoltori e produttori di olio lucani che con tutte le difficoltà del caso portano in commercio un prodotto di altissima qualità che va protetto senza se e senza ma. A questo, crediamo che vada ricordato agli imprenditori di Basilicata, che le vertenze aperte interessano solo ed esclusivamente produzioni che ,guarda caso, sono essenzialmente lucane. Inoltre rammendiamo che l’unione europea ha deciso di proseguire i rapporti, a dispetto della sentenza della Corte di Giustizia Europea, con il Marocco accollandoci tutte le conseguenze che questa scellerata decisione determina per la nostra agrumicoltura .
Ed ancora, vorremmo nuovamente sottolineare l’embargo verso la Russia, che sta determinando nel mercato delle produzione del “made in Italy” agroalimentare e non solo un crollo pauroso delle quotazioni delle nostre derrate.
Al nostro Governatore ci piacerebbe chiedere se ha in animo di farsi una chiacchierata con l’ illustre fratello per metterlo al corrente del disagio che attraversa il mondo agricolo ed agroalimentare lucano e se , di questa chiacchiera , rendessero edotto anche l’ ottimo assessore Braia non potremmo che esserne felici.
Non vogliamo minimamente strumentalizzare in chiave politica la “gaffe” dei nostri eurodeputati; vorremmo solo che quando si dibatte di vicende serie che riguardano addirittura l’ aiuto di giovani democrazie, quale quella tunisina, la contropartita non vada ad essere solo agricola ed in particolar modo sempre agricola-mediterranea.
Sarebbe bello se in futuro la Mogherini e gli amici del Pd si adoperassero per utilizzare come contropartita, nelle loro giustissime trattative diplomatiche, produzioni riconducibili anche ad altre parti della nostra Europa.
Sono anni che le istituzioni della “ unita” Europa svendono in favore di paesi del blocco del nord la nostra cultura, le nostre tradizioni ed il nostro sudato lavoro.
Marco Saraceno – Responsabile Dipartimento Agricoltura Fdi An Basilicata
Rossana Mignoli – Responsabile provincia di Potenza Gioventù Nazionale
Leonardo Cosentino- Responsabile provincia di Matera Gioventù Nazionale