Nota di Morena Guarneri, gm di ‘Le Pagode Eventi’
Le recenti esternazioni del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, concernenti “la privatizzazione della gestione” della Fiera del Levante di Bari inducono tutti a riflettere, tra pragmatismo e scommessa di futuro, sul nuovo corso lungo il quale dovrebbero anche a nostro avviso muovere la politica e in particolare le comunità dove insistono poli fieristici, come quello dell’Ente Nazionale Fiera dell’Ascensione di Francavilla Fontana, stanti la crisi generalizzata di visitatori e un modello di offerta “campionaria” che è da reinventare. L’immobilismo significherebbe inesorabile declino o azzeramento di esperienze anche identitarie che hanno caratterizzato per lungo tempo le tradizioni civili, commerciali, sociali, culturali ecc. , di cittadinanze e di territori.
Cosa ha detto, in particolare, Nichi Vendola? “Privatizzare non significa svendere … La Fiera non può essere gestita dal pubblico ma dal privato secondo la modalità tipica dell’economia di mercato, pur dovendo essa rimanere in mano pubblica”. Ed ha aggiunto, con riferimento ancora alla Fiera del Levante: “La Fiera non deve essere luogo di contese politiche. E’ un bene comune. Appartiene a Bari, alla Puglia ed al Mezzogiorno. Nella Fiera dobbiamo raccontare l’altro Sud …” Dal canto suo, il Presidente della stessa Fiera, Ugo Patroni Griffi, aveva già incontrato alcuni Manager francesi e tedeschi di Società specializzate nella gestione di spazi fieristici, sentendosi rispondere da Detlef Braun della tedesca Messe Frankfurt che “il marchio Italia è un prodotto che va” .
La doverosa premessa consente, oltre tutto, di riflettere e ragionare e sul rapporto di consulenza 2012-2014 in atto tra l’Ente Nazionale Fiera dell’Ascensione e la nostra Società Le Pagode s.r.l. di Castelfranco Emilia (Mo) che ha gemmato il progetto Le Pagode eventi per la Puglia ed il Mezzogiorno d’Italia. Un rapporto rivelatosi virtuoso – avendo di fatto anticipato la sostanza delle esternazioni di Vendola, peraltro coerenti con leggi e norme già esistenti – che ha prodotto la messa a calendario di numerosissime manifestazioni generali e settoriali, alcune delle quali innovative e giunte alla 2^ edizione. Tra tutte il 2° Expo Gran Salento appena concluso, il 2° Expo Sposi e…la fiera del lusso, che terremo ad ottobre p.v., con il portato aggiuntivo di dover riscattare almeno un quindicennio di declino del medesimo polo fieristico e, ancor più, di recuperarlo oltreché strutturalmente anche all’affetto e all’interesse della cittadinanza e del territorio interprovinciale di Brindisi, Lecce e Taranto.
Ricordando che la Puglia vanta tre importanti Fiere di evidenza nazionale, ovvero la Fiera del Levante di Bari, la Fiera dell’Agricoltura di Foggia e la Fiera dell’Ascensione di Francavilla Fontana, è credibile che l’orientamento espresso dal Presidente Vendola rilanci e velocizzi nuovi scenari, interessanti a tal punto che la nostra Società Le Pagode s.r.l. intende continuare ad essere della partita.
Quali i termini, i percorsi, le interlocuzioni, le strategie?
Certamente tutti da individuare ed implementare, a cominciare dall’opportuno, auspicato recupero di attenzione della politica e dalla rinnovata sollecitudine per un bene comune dei titolari pubblici dell’Ente Nazionale Fiera dell’Ascensione che sono il Comune di Francavilla Fontana, la Provincia e la Camera di Commercio di Brindisi, affinché sia assolutamente scongiurata tra l’altro l’eventualità che a nostro parere sarebbe antistorica, anti economica, anti politica, di un de profundis per la stessa Fiera. La Società Le Pagode s.r.l. si ripropone, pertanto, quale interlocutrice seria, competente, credibile, affidabile e ulteriormente arricchita in esperienza dalla propria presenza qui maturata finora. Presenza che abbiamo intenzione di potenziare e diversificare, avendo già vinto quella che appena lo scorso anno veniva da noi e da molti considerata la-nostra-scommessa-Sud ma che oggi può essere oggettivamente catalogata come scommessa vincente, con Le Pagode eventi brand affermato e radicato in questo territorio nient’affatto povero né marginale.