Notificata ordinanza di custodia cautelare ad una rumena a Colobraro
I Carabinieri del Comando Stazione di Colobraro, nella mattinata di sabato 16 febbraio, a conclusione di un’attività di indagine, hanno notificato a B.C., classe 1973, cittadina rumena, hanno notificato un’ordinanza applicativa della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare emessa il 14 febbraio 2013 dal Tribunale di Matera Ufficio del Giudice per le indagini Preliminari, per i reati di tentata estorsione continuata e lesioni personali volontarie aggravate. I militari, dopo una lunga attività investigativa, hanno ricostruito dettagliatamente i reati attribuiti alla donna, convivente di un imprenditore agricolo operante nel Comune di Colobraro.
B.C. (classe 1973) ha tenuto comportamenti violenti e minacciosi nei confronti del suo convivente, a seguito dell’esplicita manifestazione dell’uomo di interrompere la loro relazione. In particolare, la donna ha sottratto all’uomo la documentazione dell’avvenuto pagamento delle spettanze economiche in suo favore, dal momento che B. C. ha lavorato come bracciante agricola per suo conto, e poi ha richiesto reiteratamente e ingiustificatamente una elevata somma di denaro per lasciare l’abitazione, minacciando che in caso contrario avrebbe fatto saltare in aria l’immobile. Tale condotta criminale ha costretto lo stesso imprenditore a dormire in auto per sfuggire alle continue aggressioni fisiche e verbali della convivente, con grave pregiudizio per la sua salute. La violenza della donna è sfociata lo scorso mese in un’aggressione fisica a seguito della quale il convivente riportava lesioni personali.
Il provvedimento cautelare emesso dal G.I.P. del Tribunale di Matera Rosa Bia su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica di turno, Dr.ssa Rosanna Maria Dd Fraia, pone fine a tali fatti reato, che la B. C., classe 1973 non ha desistito dal reiterare neppure dopo essere stata escussa dal magistrato inquirente, circostanza a seguito della quale, anche con la collaborazione dei Carabinieri del Comando Stazione di Colobraro, si è cercato di trovare una bonaria soluzione alla controversia.