Nubifragio del 1 marzo, Adduce scrive alla Regione
Il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, ha inviato oggi una lettera al presidente della Regione, Vito De Filippo, agli assessori regionali, ai consiglieri regionali e, per conoscenza, al Prefetto della Provincia di Matera con la quale chiede, nel rispetto assoluto delle priorità tra cui sicuramente vanno annoverate le legittime aspettative degli agricoltori del Metapontino, di porre grande attenzione anche ai gravissimi problemi causati dal nubifragio del primo marzo 2011 nella città di Matera. Qui di seguito il testo integrale della lettera.
Carissimo Presidente, Signori Assessori, Consiglieri Regionali,
L’amministrazione comunale di Matera guarda con grande sensibilità e interesse ai gravissimi danni subiti dagli agricoltori del Metapontino a seguito dell’alluvione del primo marzo 2011.
Gli eventi calamitosi hanno creato gravi difficoltà alle imprese agricole che si affacciano sull’arco jonico, fiore all’occhiello del comparto primario lucano, settore produttivo d’eccellenza che, tuttavia, per gli effetti di una globalizzazione mal gestita, da anni si trova schiacciata da problemi economici pesanti.
E’ indispensabile ed urgente dare una risposta seria e concreta alle legittime aspettative degli agricoltori.
E tuttavia l’alluvione del primo marzo 2011 ha procurato ingenti problemi anche alla città di Matera come rilevato dalla nostra nota inviata il 2 marzo 2011 in cui si traccia un bilancio particolareggiato dei danni procurati dall’evento calamitoso ai quali, in parte, l’Amministrazione comunale, ha dovuto fare fronte con risorse proprie in una condizione particolarmente difficile del bilancio anche a causa dei ben noti tagli provocati dalle manovre finanziarie nazionali.
In particolare, siamo intervenuti per il ripristino di muri crollati, per riparare sistemi fognari in alcune scuole della città, per risistemare diversi tratturi comunali, per risistemare le caditoie nei Sassi, per regimentare acque e rifare piazzali danneggiati, per risistemare alcuni edifici scolastici evitando una brusca interruzione dell’anno didattico, e così via per una somma stimata in 960 mila euro.
Ma molto altro ancora resta da fare. Purtroppo, però, l’Amministrazione comunale, non può più farvi fronte con risorse proprie.
Occorre, infatti, risistemare tutti gli altri tratturi comunali danneggiati, ripristinare alcuni punti nevralgici della viabilità cittadina e delle aree verdi, riparare i danni procurati alle coperture degli impianti sportivi, riparare edifici scolastici e immobili comunali, dal Tribunale alla Prefettura e così via, risistemare le strutture cimiteriali, gli impianti di pubblica illuminazione, per ultimo ma non ultimo, intervenire nei rioni Sassi dove, sempre a seguito della pesante alluvione del primo marzo, sono state rilevate situazioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità riguardanti immobili demaniali, strutture murare, piani viari, parapetti stradali divelti, architravi instabili. etc. Situazioni che rischiano di mettere in serio pericolo un patrimonio mondiale dell’umanità (come evidenziato in un articolo sul quotidiano nazionale La Repubblica che si allega).
A questo proposito è solo il caso di ricordare che l’ultimo finanziamento per i Sassi risale a 10 anni fa, quando nella finanziaria del 2002 furono destinati pochi milioni di euro per continuare l’opera di risanamento, consolidamento e recupero degli antichi rioni.
Purtroppo, però, avverto con grande preoccupazione che i problemi causati dalle avversità atmosferiche del primo marzo alla città di Matera sono completamente spariti dall’agenda politica.
In questo primo anno di mandato l’Amministrazione comunale ha dovuto fare i conti con la crisi economica, ma anche e soprattutto con i pesantissimi tagli dello Stato ai trasferimenti, e la recente manovra approvata dal Governo non lascia presagire nulla di buono per i Comuni.
Solo con le proprie risorse l’Amministrazione comunale, oltre al lavoro di emergenza già realizzato non può intervenire per risistemare le situazioni gravi che si sono venute a determinare a causa dell’alluvione.
Nel rispetto assoluto delle priorità tra cui sicuramente vanno annoverate le legittime aspettative degli agricoltori del Metapontino ritengo necessario che da parte della Giunta e del Consiglio regionale sia posta grande attenzione ai gravissimi problemi causati dal nubifragio.
Sono certo che non si farà mancare alla città di Matera un segnale concreto di attenzione.
Cordiali saluti
Sen. Salvatore Adduce
Sindaco di Matera