AttualitàComunicatiPuglia

Nuova sede della Cisl a Martina Franca (TA)

Durante l’inaugurazione della seconda sede della Cisl di Martina Franca sono intervenuti il Segretario Generale della Femca Cisl, Tiziana Marini, il segretario Confederale della Cisl, Luigi Sbarra e il segretario organizzativo della Cisl Puglia Maddalena Gissi. Di seguito la sintesi delle loro dichiarazioni:

Tiziana Marini: “Le sfide profonde con cui il settore tessile abbigliamento ha dovuto confrontarsi come conseguenza del processo di globalizzazione dei mercati e della crisi planetaria di fine 2008, i cui esiti dirompenti sono ancora sotto gli occhi di tutti, sollecitano la necessità di un’analisi puntuale che supporti le imprese, le parti sociali e le istituzioni nella elaborazione di corrette strategie, per venirne fuori; possibilmente più forti di prima. L’istantanea pugliese del settore ed in particolare quella provinciale di Taranto e del territorio martinese, caratterizzata da piccolissime imprese e da terziste, ci mostra come esso abbia registrato una lenta ma importante perdita di competitività, generando una diminuzione consistente dell’occupazione che, ci piace sottolineare, è prevalentemente femminile. La creazione del Distretto della Moda, che vede Martina Franca assoluta protagonista, è una sfida che dovrà essere vinta da tutti i soggetti coinvolti in tale processo. Vanno superati, per tali ragioni, tanto i limiti dell’individualismo esasperato, quanto l’arroccamento in posizioni isolate che, se in passato potevano reggere le sfide del mercato, oggi determinano di fatto perdita di competitività del sistema produttivo locale.
Le nostre aziende, da sole, difficilmente potranno reggere il confronto con quei paesi produttori che riescono a realizzare merci con buoni standard qualitativi e a basso costo.
Penso alla Cina ma anche ad alcuni Paesi dell’Est Europa. Da sole difficilmente riusciranno a promuovere innovazioni di prodotto e di processo, che richiedono forti investimenti, resi ancor più complicati da un sistema di accesso al credito che penalizza i piccoli a favore dei grandi. Pertanto è indispensabile che tutti i soggetti coinvolti, in primis le istituzioni, lavorino al fine di agevolare l’aggregazione tra le imprese.
Le istituzioni devono favorire:
-la promozione e la valorizzazione del Made in Italy
-la creazione di un marchio del distretto martinese
-politiche attive del lavoro
-il marketing territoriale
-l’accesso al credito
-la commercializzazione attraverso infrastrutture
-la formazione continua
-il posizionamento sui mercati esteri
-la ricerca
-la infrastrutturazione materiale e immateriale.

Luigi Sbarra: “La crisi economica che colpisce duramente il Paese, con un Pil insignificante, alti costi per unità di prodotto, aumento della disoccupazione, delle disuguaglianze e di una povertà devastante per le famiglie, consiglierebbe una politica economica in grado di declinare il rigore finanziario con la crescita.
Serve al Paese un nuovo patto sociale, una nuova stagione di concertazione per lo sviluppo, il lavoro, il Mezzogiorno, per ridefinire i diritti e i doveri di tutti e per rilanciare la coesione sociale.
Le elezioni politiche anticipate sarebbero una iattura per il Paese mentre servirebbe responsabilità della maggioranza se ancora c’è, oppure della convergenza con le opposizioni sulle questioni del lavoro, del reddito delle famiglie, della riforma del sistema fiscale, del nuovo welfare, della lotta all’evasione fiscale, dei costi della politica, della politica industriale.”

Maddalena Gissi:  “Il sindacato esige che nessuno si parli più addosso e la contrattazione di 2° livello può decisamente costituire modalità nuova per affrontare i problemi posti dal sistema delle Pmi e dalle micro imprese pugliesi, che chiedono strumenti, modelli e buone pratiche, per uscire dalla crisi”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *