Nuove misure e problemi irrisolti. Il Comitato TerreJoniche invita all’incontro pubblico a Ginosa
Proseguono le iniziative del Comitato Terrejoniche legate alla vicenda delle alluvioni 2011 e 2013 in Puglia e Basilicata e alla preparazione del Forum di tre giorni, fra il 7 e 8 ottobre p.v., in occasione dell’anniversario delle alluvioni di ottobre 2013 in cui ci furono 4 vittime.
Dopo gli incontri della settimana scorsa in Basilicata con rappresentanti istituzionali e cittadini nei comuni di Bernalda, Montescaglioso, Scanzano e Pisticci, domani l’assemblea pubblica si terrà a Ginosa con il Sindaco Vito Parisi per analizzare lo stato dell’arte della vertenza sia alla luce delle iniziative in corso da tempo, ma anche delle nuove misure annunciate di indennizzo dei danni subiti nel 2013 nonchè per varare il piano delle iniziative da adottare nei prossimi mesi.
“Abbiamo considerato positivo, fin dal primo momento, il provvedimento adottato dal Governo che stanzia risorse per circa 6,8 milioni di euro per i danni sopportati dal patrimonio edilizio dei privati per la Puglia e 14 mln milioni per la Basilicata ma serve chiarezza.” dichiara il portavoce del Comitato TerreJoniche, Katya Madio.
“E’ fondamentale” continua, “che il Governo e i Parlamentari ci spieghino perchè abbiano adottato un provvedimento risarcitorio per il 2013 e non lo abbiano fatto prima (o anche) per il 2011 che, pure, ha prodotto danni economici maggiori ed un impatto territoriale molto più ampio”.
“La nostra impressione” aggiunge Gianni Fabbris che ha guidato la vertenza degli alluvionati fino a qualche mese fa “è che la grande vicenda dell’alluvione del 2011 sia stata rimossa dall’agenda del Governo e della politica dopo la porcheria della Tassa sulle Disgrazie adottata nel 2011 ma, se qualcuno pensa che i cittadini Lucani e Pugliesi abbiano dimenticato ha fatto male i propri conti”.
Il Comitato TerreJoniche parte proprio da qui per rilanciare l’iniziativa annunciando una nuova campagna di pressione e rivolgendosi direttamente al Presidente Emiliano per sollecitare una netta presa di posizione anche della Regione Puglia investita proprio dal 2011 di una importante iniziativa da parte del Comitato TerreJoniche e che, proprio contro la Tassa sulle Disgrazie, ha visto lavorare insieme le forze sociali e politiche regionali. “Ora” sottolinea Katya Madio “sarebbe un paradosso ed una beffa se la vicenda dei danni del 2011 non trovasse soluzioni da parte della politica dopo che, proprio la politica, ha provocato danni e discriminazioni insopportabili”
Il Comitato TerreJoniche, oltre che l’iniziativa sul 2011, annuncia altre due importanti azioni. La prima riguarda la costituzione di uno sportello, attivo nei comuni interessati, per assistere i cittadini alluvionati e le imprese colpite nella presentazione delle domande di accesso ai contributi già stabiliti per il 2013 (su cui si prevedono comunque problemi che andranno risolti anche nel confronto con la Regione). Lo sportello, i cui aspetti fondamentali sono stati già evidenziati in Basilicata nei 4 incontri, verrà presentato per la prima volta in Puglia a Ginosa nell’incontro di domani sera.
L’incontro aperto a tutti gli interessati e i cittadini coinvolti ha l’obiettivo di spiegare il bando pubblicato, di raccogliere problemi da risolvere e di spiegare le modalità operative per l’assistenza alla presentazione delle domande. Durante l’incontro verrà presentata infine, la seconda iniziativa ossia quella del Forum di tre giorni fra il 7 e 8 ottobre p.v., che si svolgerà tra i comuni di Montescaglioso e Ginosa.
Sarà l’occasione in cui il Comitato TerreJoniche riunirà gli Stati Generali pugliesi e lucani sulle alluvioni e il dissesto idrogeolico per fare il punto sulle esperienze e mettere in campo una fase nuova in Basilicata e nelle vicine aree della Puglia.
Con il Forum delle TerreJoniche vogliamo raggiungere un obiettivo tanto urgente quanto non più rinviabile: quello di trasformare la questione idrogeologica da grande problema emergenziale e grande opportunità per lo sviluppo sociale ed economico affinchè “si attui tra la Basilicata e le aree collegate un grande progetto pilota nazionale rivolto al Governo che in questi giorni continua ad annunciare iniziative sulla prevenzione e la messa in sicurezza e capace di mobilitare risorse, energie e proposte producendo lavoro buono, economia circolare e sicurezza ambientale e sociale” spiega Gianni Fabbris.