Nuovo attentato a San Donato di Lecce
San Donato di Lecce continua ad essere famoso per fatti di cronaca: dopo sole due settimane dall’incendio appiccato all’auto della figlia del sindaco, Enzo Conte (peraltro già vittima di un altro attentato nel 2011), alcune persone, poco prima della mezzanotte, hanno dato alle fiamme il chiosco della piscina comunale, lungo la strada che collega San Donato di Lecce alla frazione. I danni hanno riguardato non solo la struttura coibentata, ma anche le palme intorno ad essa. I gestori, allertati da un gruppo di ragazzi, sono giunti sul posto 20 minuti dopo. Proprio i ragazzi avrebbero visto i possibili responsabili dell’incendio, giunti a bordo di un’auto rimasta in sosta per alcuni istanti. Avrebbero anche visto un uomo scendere dal veicolo, dopo circa 6-7 minuti. Il fumo nero che si è sprigionato verso il cielo ha indicato loro che la situazione stava per peggiorare.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco e i Carabinieri della compagnia di Lecce per le indagini. Secondo le ricostruzioni, chi ha appiccato le fiamme, molto probabilmente, ha scavalcato un muro di cinta alto 2 metri e 50, ha poi cosparso il chiosco di liquido infiammabile – presumibilmente benzina -per poi fuggire, dopo che le fiamme si erano estese a tutta la struttura.