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Nuovo bando per l’aeroporto ‘Gino Lisa’

aeroporto lisa_foggia“Un nuovo atto d’amore per Foggia”. Sono le parole del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, riguardo la revoca del bando per l’allungamento della pista dell’aeroporto ‘Gino Lisa’ e l’avvio di una nuova procedura. La stazione appaltante (Aeroporti di Puglia, società a controllo regionale), sta predisponendo un nuovo bando che sarà pubblicato non appena pronto. La decisione, maturata nella riunione di giunta di ieri è stata illustrata dal governatore e tre assessori: il titolare dei Trasporti Gianni Giannini e i foggiani Leonardo Di Gioia (Bilancio) e Elena Gentile (Salute). “Con la revoca del bando – si legge – si chiude un capitolo della vicenda, ma non si mette a rischio il finanziamento da 14 milioni per l’allungamento della pista. Inoltre non si interrompe la procedura in corso a Bruxelles per l’accertamento sulla configurazione di quelle risorse come possibile aiuto di Stato”.

Il caso recente degli investimenti all’aeroporto tedesco di Lipsia (considerati ‘aiuto di Stato’) ha indotto Adp e Regione a procedere con cautela. Perché se Bruxelles considerasse aiuto di Stato anche l’intervento su Foggia, bisognerebbe ricalibrare l’intensità dell’aiuto pubblico e prevedere un cofinanziamento dei privati. “Tuttavia – hanno detto Giannini e Di Gioia – la procedura di valutazione rimane incardinata a Bruxelles. E la revoca del bando non incide sui tempi della decisione europea”. Alla stessa maniera, non si nutrono più preoccupazioni sul finanziamento. Trattandosi di fondi di Sviluppo e coesione (ex fondi Fas) si è temuto che potessero soggiacere alla scadenza del 31 dicembre 2013: entro quella data, infatti, dovevano essere pronti gli ‘impegni giuridicamente vincolanti’ (i contratti) con le aziende vincitrici. Il termine era sospeso dopo l’invio dell’incartamento a Bruxelles. Ma la buona notizia è che il governo ha concesso una proroga. E quindi ci si chiede il perché di un nuovo bando.

“Se Bruxelles avesse decretato per l’aiuto di Stato – ha affermato Di Gioia – ciò avrebbe potuto indurre le aziende vincitrici a chiedere un risarcimento ad Adp, visto che la circostanza non era citata nel vecchio bando”. È quello che si è voluto evitare. Ad ogni modo, fino al momento della sospensione, a pochi giorni dalla scadenza, nessuna azienda aveva presentato domanda. In sintesi: bando nuovo ma nessuna perdita di tempo.

 

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