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Obiettivi di servizio: fondi non nuovi, ma prima cancellati

Al fine di contribuire a fare chiarezza in merito alle risorse destinate alla Basilicata dal così detto “Piano Salva Sud” del Governo, appare utile riepilogare le vicende che hanno portato all’assegnazione delle risorse. La Basilicata era stata già destinataria, nel 2007, di risorse per 146 milioni di euro (del Cipe 86/2007) nell’ambito di uno stanziamento complessivo di 3 miliardi di euro di fondi per il Sud per i così detti “obiettivi di servizio” (Infanzia, anziani, gestione dei rifiuti ecc.). Ma tali fondi (la cui effettiva erogazione era subordinata a un percorso di premialità portato fino in fondo dalla Regione Basilicata, sono poi stati revocati dal Governo Berlusconi con le delibere del Cipe 1, 62 e 78 del 2011, per dirottare le risorse sulla riforma universitaria (nemmeno poi realizzata), sull’ultimazione di opere incompiute in tutta Italia e per coprire esigenze nazionali in materia di trasporti pubblici locali, infrastrutture e istruzione. All’epoca dei fatti la Regione Basilicata, insieme alle altre Regioni meridionali, fece sentire la propria voce contro il taglio di fondi destinati ai servizi dei cittadini con una protesta che non fu accompagnata da tutte le voci che oggi si levano per il nuovo provvedimento.

Un provvedimento, quello di oggi, che invece va nella direzione contraria. Il presidente del Consiglio Monti e il ministro per la Coesione, Fabrizio Barca, hanno infatti recuperato quanto di quei fondi non era stato ancora speso (844 milioni) e hanno scelto di riassegnarli alle Regioni meridionali per gli obiettivi originari. Un provvedimento destinato che non solo ha coinvolto anche la Basilicata, ma ha visto anche proporzionalmente crescere la quota destinata alla nostra Regione.

Se il taglio tra il 3 miliardi iniziali e gli 844 milioni di oggi fosse stato ribaltato in maniera proporzionale all’assegnazione alle diverse Regioni, alla Basilicata sarebbero arrivati circa 41 milioni di euro, mentre il provvedimento dei giorni scorsi destina alla nostra Regione, per gli stessi obiettivi, 50 milioni. Non va, inoltre, trascurato che nella prima fase del Piano Sud di questo Governo la Basilicata aveva ottenuto un’assegnazione di altri 200 milioni per la linea ferroviaria Potenza-Foggia su fondi di un Piano Operativo Nazionale destinato interamente alle Regioni “Obiettivo 1” e che quindi il bilancio complessivo risulta ancora più positivo.

Per questo, pur non essendo colmato il danno fatto con i tagli del precedente Governo, può apparire singolare lamentarsi o, addirittura, protestare ora che i soldi (sia pure in parte) ci vengono restituiti, a maggior ragione se non si è protestato quando, in precedenza, le risorse sono state eliminate.

 

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