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Occupazione, la Uil Basilicata fa il bilancio del 2017

“Il bilancio del 2017 si chiude con una media annua di 2.600-2800 posti di lavoro salvaguardati dalla cassa integrazione, con un incremento tra le 400-500 unità rispetto al 2016 (dati elaborati dal Servizio Politiche Attive e Passive della UIL). Tutto ciò mentre secondo il Centro Studi Sociali e del Lavoro Basilicata il saldo fra assunzioni e cessazioni è positivo per poco più di 6.000 unità, dinamica tuttavia alimentata ancora  da forme di  precariato. Chiaramente questi dati vanno aggregati anche con quelli provenienti dal Fondo di Integrazione Salariale (FIS), in continuo aumento dall’entrata in vigore dello strumento. Altro dato di sofferenza è l’aumento, rispetto al 2016, delle domande di disoccupazione pervenute nel periodo gennaio-novembre dello scorso anno, a fronte di una diminuzione che ha caratterizzato il triennio precedente”.  Così, in una nota, Carmine Vaccaro, segretario generale della Uil di Basilicata.
“Ci domandiamo, quindi, se la flessione della cassa integrazione coniugata all’aumento delle domande di disoccupazione, abbia una ragion d’essere nella recente e stringente riforma degli ammortizzatori sociali o se possiamo interpretare la riduzione della cassa integrazione in senso di risalita del sistema produttivo. In questa seconda ipotesi, il dato sulla disoccupazione in crescita andrebbe letto come segnale preoccupante dell’aumento della temporaneità del lavoro come evidenziato, attraverso i dati dell’Osservatorio sul Precariato, dalla forte crescita dei rapporti a termine nel corso del 2017 (+26% sullo stesso periodo del 2016), dal calo dei contratti stabili dovuto anche alla scelta delle imprese di attendere il nuovo anno per assumere con sgravi contributivi e dall’inevitabile forte incremento delle cessazioni (+24,2%), su cui occorre riflettere e adoperarsi.

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